Fin dall’anno scorso, con il suo via ufficiale, la Naspi, il nuovo sussidio di disoccupazione che ha sostituito la Aspi e la Mini Aspi, ha creato malcontento per alcune categorie di lavoratori. Sicuramente i più penalizzati risultavano essere i lavoratori stagionali, quelli del settore turistico che non avevano continuità lavorativa durante gli anni. La loro situazione lo scorso anno fu sanata da dei correttivi temporanei, che quest’anno non ci sono e le penalizzazioni di durata del sussidio, quest’anno si abbatteranno su di loro senza sconti. I comitati ed i gruppi di lavoratori sono sempre in azione per spronare il Governo a rivedere una norma che è evidente nella sua penalità, e la scorsa settimana importanti novità provengono dalla Sicilia.

Naspi, perché non piace agli stagionali

La storia della Naspi e di come questa novità tra gli ammortizzatori sociali, impatta sugli stagionali è ampiamente conosciuta. I requisiti di accesso per la nuova indennità, come si sa prevede l’erogazione per la metà dei periodi lavorati nei 4 anni precedenti. Già così, come è evidente, i lavoratori stagionali che in media lavorano 4 o 5 mesi all’anno, percepirebbero pochi mesi di trattamento rispetto a lavoratori che hanno lavorato per 4 anni ininterrottamente che possono arrivare a percepire la Naspi per 2 anni. Se a questo si aggiunge un cavillo della normativa, cioè che i periodi già coperti da precedenti sussidi, quindi Aspi, Mini Aspi e Requisiti Ridotti, rende nulli questi periodi dal nuovo calcolo della durata, il danno è totale.

Questi lavoratori si troveranno a percepire come assegno di disoccupazione, solo la metà dei mesi lavorati nell’ultimo anno o giù di lì. Questo intoppo, lo scorso anno, come dicevamo fu limato, non fu applicato con un intervento risanatore da parte del Governo, ma fu solo per lo scorso anno. Ecco perché le manifestazioni, il malcontento e le iniziative sono molteplici da chi rischia di perdere un diritto su cui contavano e che dovrebbe essere automatico vista la particolarità del lavoro che svolgono.

Ordine del giorno dell’Assemblea Regionale Siciliana

Una novità importante in questo senso viene dalla Regione Sicilia, notoriamente turistica e che ha una moltitudine di lavoratori del settore turistico. L’ARS, l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato un ordine del giorno che chiede alla Regione Sicilia di attivare iniziative per spronare il Governo a correggere l’apparato normativo della Naspi in relazione alla questione degli stagionali.

Secondo la Fisascat-Cisl, l’Odg deve essere un ulteriore spinta affinchè l’immobilismo del Governo sulle problematiche della Naspi venga superato. In Sicilia, secondo il sindacato, che fin dall’inizio è parte attiva delle proteste, in alcuni comuni gli stagionali sono la quasi totalità del tessuto lavorativo locale. Ecco perché lasciare per mesi e mesi, senza reddito queste persone sarebbe drammatico. Non è possibile che chi faccia le Leggi, non tenga conto di alcune attività particolari come quelle turistiche che durano solo per una parte dei 12 mesi di cui è composto un anno solare. La Fisascat auspica che si intervenga in maniera definitiva, strutturalmente sulla normativa, non come si intervenne lo scorso anno, quando si pensò solo a mettere una pezza.