Dopo i numerosi dibattiti aperti sulle Pensioni ed in particolar modo sulla flessibilità in uscita, sui lavoratori precoci e sull'opzione donna, la Commissione Lavoro alla Camera avrebbe deciso di intervenire anche sui cosiddetti Quota 96 che, nel 2011 hanno dovuto fare i conti con le dure norme contenute nella Riforma Fornero.

Si tratta di migliaia di lavoratori appartenenti al settore privato che, a causa dell'emanazione della Circolare Inps n.35/2012 hanno visto sempre più lontano il loro diritto a pensione. Un argomento ripreso più volte, ma finora rimasto fermo al palo visto che il Governo Renzi sembra impegnato su altre questioni più urgenti.

Per questo motivo, infatti, la Commissione Lavoro alla Camera torna a concentrarsi sulla delicata questione riguardante Quota 96.

Quota 96, Gnecchi chiede l'estensione della platea dei beneficiari

L'obiettivo della Commissione, è quello di abolire la restrizione introdotta dalla Circolare del 2012 che prevede la possibilità di lasciare il lavoro anticipatamente solo ai lavoratori che al 28 dicembre 2011 prestavano la propria attività lavorativa alle dipendenze di un'azienda. Coloro che entro tale data avevano raggiunto Quota 96, infatti, potevano lasciare il lavoro, mentre per le donne sono necessari almeno 60 anni di età anagrafica e 20 anni di versamenti contributivi.

L'Onorevole del Partito Democratico Maria Luisa Gnecchi, avrebbe sollevato un'interrogazione parlamentare al fine di estendere la platea dei beneficiari anche ai lavoratori autonomi, appartenenti al settore pubblico e ai lavoratori del settore privato nati nel 1952 visto che, tale categoria di lavoratori non hanno la possibilità di accedere al pensionamento al raggiungimento di 64 anni e 7 mesi di età.

Gnecchi: 'intervenire su Quota 96'

"Bisogna permettere il pensionamento a 64 anni e 7 mesi all'anno di nascita che è risaputo sia stato quello che ha subito in assoluto la maggiore penalizzazione a pochi mesi dal diritto a pensione", ha specificato la Gnecchi, chiedendo al Governo di quantificare la platea dei beneficiari. E' questa la richiesta dei deputati dem che va ad aggiungersi alla proposta avanzata tempo fa dal sottosegretario del Welfare Massimo Cassano sulla quale l'esecutivo dovrebbe pronunciarsi in settimana.