Mentre si accende il dibattito sulla prossima riforma della previdenza, sta per entrare in vigore una proposta di uscita graduale dal lavoro tramite il meccanismo del part time agevolato. La misura è stata inseritanella legge di stabilità 2016(approvata alla fine dello scorso anno) e prevede un potenziale bacino di fruitori stimato a poco menodi400mila unità, anche se le adesioni verranno scaglionate sulla base di una graduatoria redatta dall'Inps (nel corso dell'articolo vedremo come). Chiariamo però prima di tutto che non si tratta di una misura di flessibilità strutturale, ma piuttosto di un accompagnamento alla quiescenza che può risultare interessante in alcuni casi specifici.

In particolare, per poter formalizzare l'uscita si dovrà far coincidere l'interesse dell'azienda e quello del lavoratore. Questo elemento è di fatto ciò chepiùlimita la portata dell'intervento e che lo rende praticabile solo in alcuni casi specifici, che andremo ad approfondire di seguito.

Pensioni flessibili e part time agevolato: si parte il prossimo 20 maggio 2016

Prima di entrare nei dettagli è però opportuno evidenziare al lettore il termine di apertura per il deposito della domanda presso l'Inps: Si tratta del prossimo venerdì 20 maggio. Una data da segnare sul calendario visto che le richieste di prepensionamentoverranno valutate e accettate fino all'esaurimento dei fondi messi a disposizione dal Governo.

Per i ritardatari, il rischio è che una volta esaurito il plafond, la domanda passi all'anno successivo. Fatta questa premessa, l'altra questione che tiene banco tra i lavoratori riguarda lariduzione che verrà applicata allo stipendio. In realtà, la penalizzazione a fronte di una riduzione dell'attività lavorativa dal 40% al 60% risulterà piuttosto contenuta, proprio grazie alle agevolazioni che accompagnano il meccanismo di quiescenza.

Di fatto, l'azienda verserà nella busta paga del lavoratore gli oneri di contribuzione, mentre l'Inps provvederà ad accreditarla in via figurativa. In questo modo, la contrazione del reddito apparirà contenuta (si stima attorno al 20-30%), mentre l'orario di lavoro si dimezzerà.

Part time agevolato e prepensionamento: i requisiti di legge

Stante la situazione, per poter fruire dell'opzione il lavoratore dovrà per prima cosa aver maturato i requisiti di accesso previsti con la LdS 2016. La misura è prevista per i lavoratori del settore privato che hanno raggiunto precisi vincoli anagrafici e contributivi. Si parte dal conseguimento dei 63 anni e 7 mesi di età, mentre per quanto concerne il secondo requisito bisognerà aver accumulato almeno 20 anni di versamenti. Secondo le ultime stime, i contribuenti in possesso dei requisiti a norma di legge sarebbero poche centinaia di migliaia, anche se la platea effettiva sarà sicuramente ridotta sia per il limite del budget messo a disposizione dal Governo che per la necessità di raggiungere un accordo di convenienza con il datore di lavoro.

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