Sul tema delle Pensioni e dell'adeguamento all'aspettativa di vita "si sta attuando una grave iniquità nei confronti dei cittadini": lo afferma l'On. Walter Rizzetto, annunciando la presentazione di una nuova risoluzione al Governo al fine di cancellare il meccanismo di innalzamentodella data di uscita dal lavoro. "Sono stato sempre contrario all'innalzamento dei criteri per ottenere la pensione" sulla base di questo parametro, spiega il Parlamentare, indicando come motivazione il fatto che tale sistema di conteggio si basa esclusivamente su dati previsionali.

"A conferma dei miei dubbi è stato recentemente denunciato un calo della speranza di vita" prosegue il Vice Presidente dell'XI Commissione lavoro alla Camera, evidenziando il concreto rischio per coloro che accedono alla quiescenza pubblica "di godere molto meno del trattamento previdenziale rispetto al reale ammontare dei contributi versati". Sulla base di queste premesse, si chiede al Governo di impegnarsi "nell'assumere iniziative urgenti per eliminare gli effetti pregiudizievoli che stanno subendo i cittadini".

Riforma pensioni e aspettativa di vita: il testo della risoluzione n. 7-00983

Stante la situazione, all'interno del testo della risoluzione numero 7-00983 si fa riferimento per prima cosa alla legge sull'adeguamento all'aspettativa di vita, che prevede "a partire dal 1° gennaio 2016" l'innalzamento dei "requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici", i quali "sono ulteriormente incrementanti di 4 mesi".

Riguardo tale presupposto"si ritiene che l'adeguamento dei requisiti per l'accesso al pensionamento, facendo ricorso automatico ad un indicatore statistico che misura la probabilità media di quanti anni un uomo e una donna possano vivere, rappresenta un meccanismo pregiudizievole che comporta un aumento periodico del tempo in cui si potrà accedere all'assegno previdenziale, su un dato meramente previsionale".

Altro argomento a favore di un intervento correttivo riguarda la contemporanea crescita dei requisiti di uscita: "tra l'altro, non è ammissibile un sistema incongruo, che prevede che con l'aumento della speranza di vita aumentino anche i requisiti per il pensionamento; di contro, con una diminuzione della stessa, l'età di pensionamento resterebbe stabile".

Sulla base di tali argomentazioni, la risoluzione chiede pertanto di " abolire o comunque modificare l'attuale sistema di adeguamento delle pensioni".

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione nel caso desideriate aggiungere un nuovo commento nel sito, mentre per restare aggiornati e ricevere le prossime notizie su lavoro epensionivi ricordiamo di utilizzare il comodo pulsante "segui" che trovate in alto, vicino al titolo dell'articolo.