Si arroventa sempre di più il clima del dibattito sulla riforma Pensioni 2016 alla vigilia dell'atteso confronto tra l'esecutivo guidato dal premier Matteo Renzi e le parti sociali rappresentante dai leader dei sindacati più rappresentativi (Cgil, Cisl e Uil). La "voce dei lavoratori", alla quale il presidente del Consiglio ha detto di voler dare ascolto nel quadro dell'analisi delle proposte per la revisione del sistema previdenziale da inserire in legge di Stabilità 2017, sarà rappresentata domani all'incontro con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il sottosegretario alla presidenza Stefano Nannicini da Susanna Camusso (segretario generale della Cgil), Annamaria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil).

Nuovo intervento di Barbagallo (Uil) in attesa del confronto sulla riforma pensioni

"Non mi appassiona - ha detto oggi il leader della Uil - il dibattito sulle diverse posizioni". I sindacati, come si ricorderà, già nei mesi scorsi, hanno inviato a Palazzo Chigi le proposte contenute nella piattaforma unitaria sulla riforma pensioni, che comprendono nuove soluzioni di flessibilità in uscita per tutti oltre che misure ad hoc per lavoratori precoci che chiedono la quota 41 per l'accesso al pensionamento o per le lavoratrici che reclamano la proroga dell'opzione donna per la pensione anticipata col sistema di calcolo contributivo. "Il Governo - ha spiegato Carmelo Barbagallo - sa quali sono le nostre, noi - ha aggiunto - sappiamo quali sono le loro".

Il premier Renzi ha spiegato che le proposte per la flessibilità non sono ancora definite

Il premier ha spiegato ieri in un'intervista concessa a Il Messaggero che al momento ci sono solo ipotesi e non proposte definite che passeranno invece da un confronto coi sindacati. "Le trattative - ha detto oggi all'Ansa il segretario generale della Uil - non si fanno a mezzo stampa.

Si parta - ha sottolineato Barbagallo - da quelle posizioni e si faccia un confronto vero". L'obiettivo dei sindacati è quello di rimediare ai disagi provocati dalla legge Monti-Fornero. "Anche il ministro Poletti - ha ricordato oggi il leader della Uil - disse che la legge Fornero ha creato disagi sociali. Non si perda l'occasione - ha sottolineato il sindacalista - per porre rimedio a un'ingiustizia".