Il governo Renzi ha aperto il cantiere sulla riforma delle Pensioni 2016/2017 e le novità prevedono una serie di interventi che dovrebbero muoversi intorno ai seguenti nodi: innanzitutto, l'uscita flessibile tramite APE – il nodo riguarda le penalizzazioni e i tassi di interesse per questa forma di debito pensionistico; in secondo luogo il premier Matteo Renzi ha annunciato un 'bonus' per i circa 3 milioni di pensionati che ricevono un assegno Inps inferiore a 500 euro al mese. Nella costruzione della riforma sono stati invitati anche i sindacati, ma il ministro Poletti, con un intervento di ieri, ha chiarito quali sono i 'paletti' oltre i quali non è possibile andare e le proteste sono state tante perché lo spazio di manovra sembra essere molto ridotto.

Si segnalano, dunque, un intervento molto netto di Maurizio Landini che sottolinea come il meccanismo delle penalizzazioni andrebbe cancellato. Infine, dopo le parole di Elsa Fornero a DiMartedì, è necessario discutere il nodo dei lavoratori precoci.

La verità di Poletti e l'attacco di Landini: novità oggi 26 maggio riforma pensioni

Il ministro Poletti ha deciso di intervenire sulla questione del cantiere per la riforma pensioni 2016/2017 sottolineando una serie di punti e di vincoli attraverso i quali è possibile che si costruisca il confronto. Innanzitutto, si sottolinea come la proposta del governo sia ancora in fase iniziale e che non sono stati ancora identificati i termini definitivi per il Piano; in secondo luogo, ci sono dei vincoli che non possono essere evitati e riguardano la sostenibilità del sistema (soprattutto dopo il monito dell'FMI) e il fatto che l'onere non può che essere scaricato sui cittadini.

Nella stessa giornata si segnala anche un'intervista a Maurizio Landini che, invece, passa direttamente all'attacco proprio sui nodi di cui ha parlato il ministro Poletti: in primo luogo, sono inaccettabili le penalizzazioni sulle pensioni perché sono diritti acquisiti e non possono essere toccati, in secondo luogo ritiene una vera e propria 'follia' il fatto che il cittadino debba indebitarsi con le banche.

Dal canto suo, infine, il forzista Toti, consigliere di Berlusconi, ritiene che su questa base sarà molto difficile che si riesca a mettere in campo una vera riforma delle pensioni.

Il focus sui lavoratori precoci: novità riforma pensioni oggi 26 maggio

Mentre, dunque, si discute della possibile riforma delle pensioniche permetta una flessibilità in uscita tramite prestito pensionistico erogato dalle banche, i più grandi delusi da questi primi confronti sono i lavoratori precoci.

Le ultime novità segnalano, però, un appoggio insperato: l'ex ministro Fornero, colei che ha messo in campo la riforma tanto contestata, ai microfoni di DiMartedì ha dichiarato che dovrebbero essere sanate alcune situazioni particolarmente inique che la sua legge ha provocato e ha citato proprio i lavoratori precoci, tra i più penalizzati dall'intera manovra. Nel frattempo, però, la vertenza sulla Quota 41 sembra essere uscita completamente dal dibattito pubblico: Cesare Damiano non ne parla più e neanche i sindacati ne hanno fatto cenno al primo incontro con il ministro Poletti. Il pressing, comunque, continua e la battaglia non può dirsi ancora persa. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.