E’ stato pubblicato il bando per il Servizio Civile 2016 con il quale saranno selezionati 35 mila volontari da impiegare nei progetti approvati dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, ai quali si aggiungeranno altri 6-7 mila giovani da reclutare per ulteriori progetti.

Il nuovo bandorappresenta, secondo il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, ‘un atto che conferma l’impegno del governo’ nel promuovere la partecipazione dei giovani ad esperienze nei settori della solidarietà e del sociale.

Come fare domanda per il Servizio Civile 2016

Possono presentare domanda come volontari del Servizio Civile i giovani di età tra 18 e 28 anni che potranno scegliere di partecipare ad uno dei progetti approvati nei settori della protezione civile, dell’ambiente, dell’assistenza e nella tutela e promozione del patrimonio artistico e culturale. I progetti sono consultabili sul sito del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale www.serviziocivile.gov.it/, dove è disponibile anche la relativa modulistica da utilizzare per la domanda. Questa dovrà essere inviata direttamente all’ente organizzatore del progetto prescelto che è tenuto a descrivere sul proprio sito lo svolgimento delle attività da svolgere nel corso del periodo di volontariato.

La scadenza del termine per inviare la domanda di partecipazione al bando 2016 è stata fissata alle ore 14:00 del 30 giugno.

La retribuzione dei volontari

L’impiego dei volontari nei progetti di Servizio Civile sarà retribuito con un compenso di 488,30 euro netti al mese per tutti i dodici mesi di svolgimento dell’attività. Nel caso in cui l’attività venga prestata per uno dei 75 progetti che si svolgono all’estero, viene riconosciuta un’indennità aggiuntiva di 15 euro al giorno ed altri 20 euro, sempre giornalieri, quale contributo per le spese di vitto e alloggio.

La retribuzione riconosciuta ai volontari viene trattata, ai fini fiscali, come un reddito da lavoro dipendente, anche se le attività svolte in questo ambito non possono configurarsi come un rapporto di lavoro e, per questo motivo, non determinano la decadenza dalle liste di mobilità e di disoccupazione.