Le novità sulle pensioni aggiornate ad oggi 2 giugno ci riportano le recenti dichiarazioni di Cesare Damiano, che si è soffermato ancora sulla riforma delle Pensioni ponendo l'accento sui tempi che il governo Renzi dovrà rispettare se vorrà portare a termine la modifica della legge Fornero, sottolineando come settembre sia il mese chiave per arrivare ad una conclusione e ad una proposta definitiva da parte dell'esecutivo, se quest'ultimo intende realmente cambiare le carte in tavola.

Pensioni, Damiano non dimentica i lavoratori precoci

Le ultime notizie sulle pensioni mettono in mostra un Cesare Damiano particolarmente sensibile alla tematica dei lavoratori precoci, consapevole di come quest'ultimi abbiano una grande fiducia in lui, in considerazione anche della proposta quota 41 in risposta alla legge Fornero, fatta propria dai sindacati, i quali sono in attesi della nuova riconvocazione da parte del governo, dopo l'incontro preliminare avvenuto nei precedenti giorni, all'indomani della manifestazione che ha visto Cgil, Cisl e Uil protagoniste insieme.

In merito all'incontro tra sindacati e governo centrale, Damiano si è detto d'accordo con la Camusso, la quale nei giorni ha chiesto un secondo incontro, dopo che il primo si era tenuto con il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Una giornata considerata positiva da parte delle sigle sindacali e anche dello stesso Poletti, fermo restando che non si era entrati nel merito di alcuna delle proposte che costituiscono la famosa piattaforma dei sindacati, dove rientrano gli stessi precoci.

Settembre è considerato un mese fondamentale, importantissimo da parte dell'ex ministro del Lavoro. Già nei mesi scorsi Damiano ci aveva tenuto a precisare che il governo Renzi, se realmente voleva mettere mano alla riforma pensioni, avrebbe dovuto inserire il tema all'interno del Def, vale a dire il Documento di Economia e Finanza.

Detto, fatto. Adesso il numero uno della Commissione Lavoro alla Camera è tornato all'attacco, sostenendo come sia assolutamente necessario arrivare ad un provvedimento condiviso entro settembre.

Perché Damiano ha così tanta fretta? L'esponente Dem è un politico navigato e sa bene che tutto potrebbe andare all'aria se la discussione sulle pensioni dovesse protrarsi ad ottobre, quando la scena politica sarà dominata, verosimilmente, dal referendum costituzionale.

A settembre o niente, prendere o lasciare, questo in sintesi il monito del parlamentare del Partito democratico, da sempre vicino alla questione previdenziale.

Il traguardo finale si chiama sempre Legge di Stabilità, la stessa dove lo scorso anno non fu inclusa quella riforma delle pensioni che Matteo Renzi aveva invece pubblicizzato alcuni mesi prima, salvo poi intraprendere l'ormai famosa retromarcia televisiva nello studio di Che tempo che fa durante l'intervista concessa al conduttore Fabio Fazio.

Se tutto andrà come previsto, le modifiche alla legge Fornero saranno operative a partire dal prossimo anno, il 2017.

La lancetta dell'orologio scorre veloce, i lavoratori precoci credono fermamente che le loro numerose proteste in piazza e negli schermi televisivi, vedi DiMartedì, Quinta Colonna e Ballarò, possano essere determinanti. Tutto o quasi dipenderà dall'esito dei prossimi incontri tra sindacati e governo Renzi, con i primi che porteranno all'attenzione del ministro Paoletti il tema dei precoci, per i quali c'è già, ricordiamo la soluzione di Cesare Damiano.