Proseguono le discussioni politiche sulla flessibilità previdenziale dopo che le recenti elezioni amministrative hanno messo in discussione l'attuale leadership della maggioranza, ponendo seri interrogativi sulle prossime consultazioni referendarie previste per ottobre. Dalla Commissione lavoro alla Camera il Presidente Cesare Damiano rilancia la necessità di un cambiamento di rotta nell'affrontare le questioni aperte inerentiil welfare state. Il richiamo va in particolare alla creazione di una nuova piattaforma sociale in grado di rilanciare misure di sinistra, con le quali "il PD deve farsi carico di assolvere al proprio compito storico".
Sono tre i pilastri sui quali intervenire: le pensioni, il lavoro e la lotta alla povertà. Partendo dalla sfida previdenziale, secondo l'esponente democratico è necessario prevedere "un criterio di flessibilità fino a quattro anni di anticipo e senza penalizzazioni per i soggetti più deboli", individuati rispettivamente in "disoccupati, precoci, addetti ai lavori usuranti e negli invalidi".
Riforma del welfare: importante intervenire anche su lavoro e lotta alla povertà
Per quanto riguarda gli altri due pilastri sui quali è impellenteagire, bisogna innanzitutto attuare delle proposte di rilancio del mondo lavorativo. L'On. Cesare Damiano cita sul proprio blog la questione degli incentivi strutturali per le assunzioni a tempo indeterminato, mentre un'altra problematicada monitorare riguarda l'utilizzo indiscriminato nell'impiego dei voucher.
Sul tema della povertà serve invece definire "un sostegno all'inclusione sociale", misura che per altro è attualmente in discussione presso la Camera Dei Deputati. Tutti questi interventi devono essere elaboratiprima del referendum costituzionale.
Caso Brexit emblematico sulla necessità di cambiare strada
In merito alla necessità di un cambiamento di direzione nella gestione delle politiche sociali il Presidente della Commissione lavoro cita il recente caso del Brexit.
Secondo il Parlamentare, l'evento storico è riconducibile alle politiche liberistiche attuate nell'ultimo trentennio. "Dopo averci trascinato nella più grave crisi economica mai vissuta in Occidente, si pretende ancora di dettare la regola del cieco rigore di bilancio ai Paesi europei". Tanto che il voto in Gran Bretagna ha rappresentato un vero e propriocaso di "rivolta del ceto medio", con il trionfo dei populismi in risposta all'avanzamento della povertà.
"Se la politica non cambierà strada con proposte alternative di modello economico e sociale" ha avvertito l'On. Damiano,"non solo decreteremo la fine dell'Europa, ma metteremo a rischio la stessa sopravvivenza della democrazia". Una presa di posizione che torna a ribadire l'importanza di una svolta nella gestione delle questioni sociali, coerentemente con le indicazioni riportate in merito a Pensioni, lavoro e lotta alla povertà.
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