Quanto converrà andare in pensione anticipata con la nuova Ape, l'anticipo pensionistico del quale ha parlato Matteo Renzi nelle scorse settimane? E' la domanda che si stanno facendo in tanti che sono prossimi all'età della pensione, ma anche i molti contribuenti che sono rimasti ingabbiati sul posto di lavoro dalla riforma delle Pensioni dell'allora ministro Elsa Fornero. Includendo, soprattutto, chi non è potuto andare in pensione addirittura per pochi giorni: come in altri settori, anche quello della scuola conta numerosi "quota 96", situazione a lungo trattata dal quotidianoItalia Oggi che pubblica il quesito di una collaboratrice scolastica, la cui data di nascita è il 2 gennaio '53.

Pensione anticipata 2016: come calcolare la quota 96

Per appena due giorni, pertanto, la lettrice ha dovuto rimandare l'andata in pensione per l'entrata in vigore del decreto numero 201 del 2011 (legge Fornero). Al termine proprio dell'anno nel quale è stato emanato il decreto, la collaboratrice scolastica aveva un'età di 59 anni, 11 mesi e ventotto giorni e trentacinque anni e otto mesi di contributi versati. Alla lettrice mancavano spiccioli, tutto sommato, per arrivare alla "quota 96" richiesta per la pensione (età di 60 anni e 36 di versamenti, o 61 e 35) e chiede, all'esperto del quotidiano economico, quali possibilità avrà di uscire anticipatamente(e a quale prezzo, in termini di penalizzazioni) con la riforma che verrà discussa dal Governo in occasione della finanziaria2017.

Pensioni anticipate con l'Ape di Renzi: quanto conviene?

La risposta dell'esperto di pensioni di Italia Oggi parte dall'analisi della situazione contributiva della collaboratrice scolastica: la decorrenza delpensionamento, secondo l'attuale normativa, è il 1° settembre del 2018. Essendo nata nel 1953, ovvero l'ultimo dei tre anni partendo dal 1951 sui quali verràindirizzato l'anticipo pensionistico di Renzi prima di entrare a pieno regime per tutti gli anni di nascita, alle condizioni che sono state anticipate dai giornali, la lettrice potrà anticipare di appena un anno l'uscita da lavoro, quindi il 1° settembre del 2017, all'età di 64 anni e 8 mesi.

L'argomento delle penalizzazioni è ancora in fase di studio da parte dei tecnici dell'Esecutivo e, quando sarà ufficializzato, dovrà essere analizzato approfonditamente da chi andrà in pensione anticipata con l'Ape: si tratta di una scelta personale che ciascun contribuente valuterà se fare o meno. Ma, soprattutto, chi ha già pagato a caro prezzo per la riforma Fornero non è giusto che paghi, una seconda volta, se il taglio sulla pensione dovesse risultare elevato.