Non conosce sosta il tavolo di confronto tra governo e sindacati sulla riforma Pensioni e il mercato del lavoro. Un nuovo vertice si è svolto oggi nella sede del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. "Abbiamo stabilito le priorità", ha detto oggi il ministro Giuliano Poletti riferendosi alle diverse questioni aperte sul fronte della previdenza e dell'occupazione: a partire dalla flessibilità in uscita per la pensione anticipata che potrà creare anche nuovi posti di lavoro per i giovani.

Riforma pensioni: Poletti e Nannicini incontrano Camusso, Furlan e Barbagallo

"Ora - ha dichiarato l'esponente del Governo Renzi a margine dell'incontro di oggi con i leader di Cgil, Cisl e Uil - stiamo facendo insieme il calendario per gli approfondimenti di merito per andare avanti - ha sottolineato il ministro - e fare un lavoro puntuale". Un ulteriore passo in avanti, secondo l'esecutivo, nel confronto con le parti sociali sulle modifiche alla legge Fornero. Una notizia non da poco in considerazione delle scintille che ci sono state sin dal suo insediamento a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio e i rappresentanti delle più rappresentative organizzazioni sindacali. "Una ulteriore utile tappa - ha aggiunto Giuliano Poletti condividendo alcune foto dell'incontro sulla sua pagina Facebook - nel percorso di confronto avviato fra le parti".

La nuova riunione di oggi tra esecutivo è parti sociali "è andata bene", ha dichiarato invece Tommaso Nannicini, sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, incaricato dal premier e leader del Pd Matteo Renzi a coordinare il lavoro di elaborazione e sintesi delle diverse proposte al vaglio sulla riforma pensioni e sul mercato del lavoro.

Pensioni e lavoro: passi avanti secondo il Governo Renzi, insoddisfatti i sindacati

"La vera scadenza - ha evidenziato il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri è la legge di Stabilità, abbiamo del tempo davanti". Tra le ipotesi che si sta facendo strada, anche se i sindacati chiedono una rimodulazione, quella dell'Anticipo Pensionistico lanciato dal premier Renzi.

L'Ape non sarebbe altro che un prestito previdenziale ventennale sulla flessibilità in uscita, una misura che sindacati e lavoratori non gradiscono affatto. Così come le opposizioni: di "ennesimo regalo alle banche" parla il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo. "Purtroppo - ha detto il segretario generale della Cgil - siamo ancora ai titoli. Continuano - ha aggiunto a margine della riunione con l'esecutivo sul lavoro e la riforma pensioni - a non esserci contenuti".