Gettate oggi le basi per la riforma Pensioni che vedrà la luce con la legge di Stabilità 2017 che sarà varata in autunno. Riprende in un clima di ottimismo e fiducia il confronto fra il Governo Renzi e le organizzazioni sindacali sulla flessibilizzazione dell'uscita dal lavoro per l'introduzione di nuove formule di accesso alla pensione anticipata sia per gli uomini che per le donne. E' stata illustrata oggi nei dettagli dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, che ha incontrato i leader sindacali insieme al sottosegretario alla presidenza del consiglio Stefano Nannicini, la proposta dell'Anticipo Pensionistico (Ape) lanciata nelle scorse settimane dal premier e segretario del Pd Matteo Renzi.

Anticipo Pensionistico rivolta ai lavoratori nati dal 1951 al 1955

Ecco come funziona l'Ape di Renzi. si tratta sostanzialmente di un anticipo finanziario delle pensioni nette per gli anni che mancano al raggiungimento dei requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia ai sensi della legge Monti-Fornero varata nel 2011 dalla maggioranza di larghe intese. Secondo quanto si apprende dall'agenzia di stampa Dire a margine dell'incontro di oggi tra l'esecutivo e le parti sociali, nella proposta di prepensionamento targata Renzi-Poletti non ci sarà nessuna penalità sul trattamento previdenziale ma "soltanto" un prestito pensionistico con un piano di ammortamento distribuito in 20 anni, con la copertura assicurativa e le detrazioni fiscali modulabili sui tassi d'interesse e sulla parte del capitale anticipato che per i lavoratori più deboli e bisognosi di tutele sarà praticamente più alta.

Ecco l'Ape di Renzi illustrata al tavolo di confronto con i sindacati

Le rate del prestito previdenziale per i lavoratori che vorranno anticipare volontariamente l'uscita dal lavoro 3 anni prima dei requisiti previsti dalla legge Monti-Fornero, invece, potrebbe ammontare sino al 15 percento degli assegni previdenziali per i 20 anni in cui si dovrà restituire il prestito.

Si allarga nella proposta del governo, intanto, la platea dei beneficiari dell'Anticipo Pensionistico. "Le classi interessate - ha detto il sottosegretario Nannicini illustrando l'Ape - sono le '51-'55. La rata sulla pensione in anticipo - ha sottolineato il coordinatore del tavolo di confronto sulla riforma pensioni - sarà molto più bassa per coloro che hanno perso il lavoro".

Una questione sulla quale Poletti e Nannicini hanno maggiormente insistito con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil è che non c'è nessuna penalità pensionistica nell'Ape ma soltanto le rate per ammortizzare il prestito che comunque sono comunque delle penalizzazioni.