È in arrivo una nuova bozza di legge in materia di lavoratori esodati.Allo studio c'è l'8va e definitiva salvaguardia parlamentare in favore dei circa 24mila pensionandi rimasti finora esclusi dalle precedenti azioni di salvaguardia. Lo ha anticipato in settimana il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, ricordandoche numerosi lavoratori non hanno avanzato la propria istanza di accesso entro la scadenza delprimo marzo, avendo perso in questo modo l'ultimo termine utile per poter beneficiare della salvaguardia. A questi soggetti si uniscono coloro che hanno perso il proprio impiego prima del 31/12/2011.

Sarebbe inoltre allo studio anche un allargamento ai lavoratori in mobilità, visto che con le precedenti normative avrebbero acquisito il diritto alla quiescenza entro massimo 36 mensilità dalla scadenza dell'indennità. La discussione in merito all'ultima salvaguardia si prospetta comunque accesa, visto che sullo sfondo si gioca contemporaneamente la partita politica della flessibilità in uscita. Vediamo insieme le ultime prese di posizione al riguardo.

Pensioni flessibili: petizione sopra le 40mila firme, ma serve ancora il supporto dei lavoratori

Nel frattempo proseguono le discussioni sulla riforma delle Pensioni ed in particolare sul tema della flessibilità in uscita. Mentre si attende il prossimo incontro tra il Ministro del lavoro Giuliano Poletti ed i rappresentanti delle principali sigle sindacali, il Presidente della Commissione lavoro sottolinea il riscontro avuto finora con la petizione lanciata in favore della proposta di legge 857 del 2013, rilanciandone l'adesione verso tutticoloro che non hanno ancora firmato.

"Ad oggi sono state raccolte oltre 40mila firme a sostegno della nostra proposta di flessibilità delle pensioni" ha sottolineato il Parlamentare democratico, ricordando però che "la strada è ancora lunga ed ogni firma è preziosa". L'ipotesi di attuare la riforma previdenziale attraverso la pensione anticipata con la Quota 97 e l'uscita con 41 anni di versamenti in favore dei lavoratori precoci si contrappone all'ultima proposta di area governativa, che prevede di avviare l'anticipo della quiescenzatramite il ricorso al prestito pensionistico.

In questo senso, le distanze tra Governo e Camera dei Deputati appaiono ancora notevoli.

Pensioni e Delega sulla povertà: reversibilità non si tocca

In merito invece alla questione della reversibilità, l'On. Damiano si è detto d'accordo con il Vice Ministro Zanetti: "è una leggenda metropolitana affermare che il Governo vuole toccare le pensioni di reversibilità".

Tanto che l'esponente democratico chiarisce di aver depositato con i propri colleghi del PD un emendamento alla Delega sulla povertà, al fine di cancellare una simile evenienza. Ma il Presidente della Commissione lavoro alla Camera ricorda che un identico emendamento è stato presentato anche dall'esecutivo, perciò "la reversibilità non si tocca e la pratica sarà definitivamente archiviata per la tranquillità di tutti".

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