Marianna Madia, ministro della Funzione Pubblica, ha annunciato l'apertura del confronto con i sindacati sul tema del rinnovo del contratto delle PA e le regole sul lavoro pubblico. L'indirizzo che il ministro annuncia è quello di dare di più a chi ha di meno e di premiare, ancora una volta, chi fa bene. Annuncia anche l'inserimento di regole rigide, sebbene non così tanto rigide come quelle previste nella legge Brunetta. La definisce 'la grande riforma di sinistra' del Governo, dove si presta attenzione ai bisognosi. La Madia non ha aggiunto altro sulla proposta che verrà presentata ai sindacati, ma la FLC CGIL in un comunicato stampa preannuncia già il suo malcontento sia per il ritardo della convocazione che per i contenuti della proposta.
Pa, rinnovo contratto: buona notizia?
Sia Cgil che FLC CGIL sono d'accordo nell'affermare che l'apertura del dialogo sul rinnovo dei contratti della PA è una notizia positiva. Come fa notare Furlan, 7 anni di attesa senza contratto hanno pesato sui lavoratori e sul loro lavoro. Proprio per questo le proposte sindacali vertono su "un contratto nazionale pieno, economico e normativo". Il comunicato FLC CGIL critica il ritardo con cui si è decisa la convocazione dei sindacati, soprattutto tenendo conto delle sentenze della Corte Costituzionale nel 2015 contro l’atteggiamento del Governo, giudicato assenteista e dilatorio. Ma anche i contenuti della propostanon sono accettabili, per il sindacato.
Vienespiegato che non è stato detto nulla sulle risorse necessarie per il recupero del perduto potere d’acquisto (circa 200 euro al mese di media per chi lavora nel comparto Istruzione e Ricerca), e si parla di regole per l'utilizzo prima ancora di presentarsi ai tavoli contrattuali. Ridurre gli incrementi solo ai livelli più bassi escludendo quelli più alti, afferma la FLC CGIL, è inaccettabile!Ancora una volta le premesse di dialogo con il Governo non sono le migliori, ma per capire bene le intenzioni di Madia & company bisogna attendere i primi di luglio.
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