C’è un fenomeno in Italia che forse da molti non viene considerato come un problema o che viene sottovalutato. Si tratta delle nuove nascite che anno dopo anno, statisticamente sono in netto calo. Questo nonostante l’incremento di immigrati che pure contribuiscono a rendere meno drastico il calo delle nascite. La crisi di lavoro, economica e la preoccupazione con cui vivono le famiglie italiane quindi rendono le stesse preoccupate del futuro e quindi meno propense a mettere in cantiere dei figli. Fatto sta che il Governo cerca di intervenire su quello che probabilmente sarà un problema destinato a crescere.

Il Ministro Lorenzin ed il Bonus Bebè

Il Ministro della Salute Lorenzin, tra i più fermi sostenitori del Bonus Bebè è anche tra quelli che hanno sottolineato di più il problema nascite. Ecco perché il suo progetto di aiutare le famiglie a credere nel futuro e ad avere figli attraverso il consolidamento del Bonus per le nascite è in dirittura di arrivo. Probabilmente nella prossima Legge di Stabilità potrebbe entrare in nuovo Bonus Bebè, con cifre raddoppiate rispetto a quello in vigore oggi. Secondo il Ministro, concedere a famiglie con redditi ISEE fino a 7.000 euro anziché 160 euro, il doppio, cioè 320 euro al mese potrebbe essere un aiuto importante. Stesso discorso per le famiglie con ISEE compreso tra 7.000 e 25.000 euro.

Per questi, che oggi percepiscono 80 euro al mese, si tratterebbe di aumentare l’importo a 160 euro. Secondo il Ministro, le politiche demografiche dovrebbero essere al centro della politica di Governo. Tra l’altro, la Lorenzin sottolinea come con il raddoppio del Bonus, si farebbe un passo avanti, ma certo non basterebbe a risolvere il problema demografico di sana pianta.

Serve un mix di interventi nel medio-lungo periodo, solo così si potrebbe dar vita al ricambio generazionale che è alla base della salute di una Nazione.

Come funzionerebbe il Bonus e dove trovare i soldi?

Il nodo principale di ogni misura volta ad erogare aiuto a famiglie o soggetti in disagio o presunta difficoltà, resta sempre quello delle coperture.

Il Governo come sempre è in difficoltà sulle cifre, su come e dove trovare i soldi per finanziare qualsiasi progetto. I vincoli europei, le difficoltà generiche di cassa e le altre urgenze degli italiani, prima tra tutte la riforma del sistema previdenziale, lasciano poco spazio di manovra. La Lorenzin però su questo ha anche la soluzione, cioè dove trovare i soldi. Infatti, il decremento delle nascite ha portato risparmi in termini di spesa pubblica proprio sulle cifre stanziate per il Bonus Bebè di oggi. Meno nascite hanno portato a meno Bonus erogati tanto è vero che secondo il Ministro, basterebbe aggiungere 300 milioni ai risparmi avuti (sembra siano oltre 1,3 miliardi), per coprire economicamente il nuovo Bonus raddoppiato.

Per il resto l’erogazione ed il funzionamento del Bonus dovrebbe seguire lo stesso format di adesso. Erogazione su Iban ogni mese fino ai tre anni di vita del nascituro, anche se si pensa pure di estenderlo fino ai 5 anni. Resta anche fermo il vincolo del possesso dei requisiti, cioè della necessità di aggiornare l’ISEE ogni gennaio, per confermare la situazione reddituale e per continuare a fruire dell’incentivo.