Da più parti si continua a definire un vero e proprio 'scandalo' il concorso docenti che, tra polemiche e feroci richieste di annullamento, continua ugualmente il proprio iter. Ci sono numerosi aspetti che non quadrano ed una lettera di una docente leccese, Rosa Orlando, scritta ad Orizzonte Scuola, cerca di trovare delle risposte ai numerosi interrogativi che si sono diffusi nelle reti social in questi ultimi mesi. Naturalmente, il dito non può che essere puntato sui quesiti delle prove scritte. Ci si domanda: chi ha formulato queste domande ha mai messo piede in una scuola come docente?

I componenti delle Commissioni esaminatrici si ritengono all'altezza di valutare le prove proprio per la complessità intrinseca delle stesse?

Ultime news scuola, sabato 9 luglio 2016: 'Annullate il concorso', ecco perchè

Rosa Orlando cita, a questo proposito, Alessandro Barbero: l'insigne storico, riferendosi ai quesiti della classe A019, definì 'sciagurati alieni' coloro che avevano formulato tali domande, invitando, tra l'altro, a leggere un articolo del Corriere della sera, pubblicato il 27 maggio scorso e firmato da Ernesto Galli.Il rammarico più grande è che anni e anni di esperienza e di sacrifici non sono valsi a nulla. Il posto nella scuola te lo dovrai conquistare con la velocità, non attraverso la preparazione: ecco perchè ci si chiede se le Commissioni che hanno elaborato le domande abbiano mai messo piede nelle scuole o se abbiano considerato quanto tempo occorreva per rispondere a quei quesiti.Di fronte a questa 'mattanza', i sindacati hanno pensato bene di non prendere posizione e di rimanersene comodamente distaccati: Rosa Orlando sottolinea come, invece, i sindacati avrebbero dovuto indignarsi di fronte a questo concorso farsa e ad insistere per lo stop.

Concorso docenti: non velocità ma onestà, professionalità, responsabilità e partecipazione

La richiesta che viene fatta attraverso la lettera è quella di annullare il concorso, un concorso ideato e (dis) organizzato, che non è stato in grado di valutare le reali capacità e competenze di chi andrà ad insegnare, basandosi solamente sulla 'velocità del candidato' nel rispondere a delle domande.

I valori dei futuri docenti della scuola pubblica italiana dovrebbero basarsi sull'onestà, sulla professionalità, sulla responsabilità e sulla partecipazione. Chi non ha partecipato al concorso (la docente chiede scusa alle candidate e ai candidati) ha dimostrato onestà intellettuale, proprio per essersi rifiutato di partecipare ad una simile 'mattanza'.