Il concorso Scuola continua, nonostante le polemiche e le proteste dei docenti oltre ai problemi tecnici derivanti dalla mancanza di componenti aggregati in alcune regioni. A questo proposito, il Miur ha provveduto a modificare l'ordinanza, specificando che, ove non fosse possibile reperire componenti aggregati per l'accertamento delle competenze linguistiche e delle conoscenze informatiche, il dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale potrà prescindere dai requisiti indicati dal DM N. 96 del 23 febbraio 2016 (articolo 4, comma 7, lettere a e b), ferma restando la conferma in ruolo.

Qualora non fosse possibile procedere in tal senso, il dirigente competente potrà disporre, con proprio decreto motivato, la nomina di componenti aggregati, assicurando, comunque, la partecipazione di esperti comprovati nel settore.

Ultime news concorso scuola, 17 luglio: abilitati TFA 'Provvedete al doppio canale assunzionale'

Intanto gli abilitati TFA parlano, senza mezze misure, di fallimento del concorso: la protesta corre specialmente su Twitter e le critiche nei confronti del ministro Giannini e del Presidente del Consiglio, Renzi, non vengono affatto risparmiate. In particolar modo, si invita il premier ad accettare il fallimento del concorso e a predisporre il doppio canale assunzionale per gli abilitati TFA: si parla di ingiustizia nei confronti di giovani che hanno studiato tanto.

'Ammettetelo, deputati Pd, e provvedete al doppio canale', mettendo in evidenza l'hashtag #TfaèConcorso.

Concorso docenti, incompatibilità tra quesiti e criteri di valutazione, notizie domenica 17 luglio

In merito alle griglie di valutazione, si sono adottati gli stessi criteri dell'ultimo concorso 2012 e, per questa ragione, si è andati incontro al disastro.

In merito agli otto quesiti a 'risposta aperta', bisognava, invece, tenere conto degli elementi di novità che erano stati precedentemente annunciati come la valutazione non nozionistica e la valutazione delle capacità didattiche senza contare il poco tempo che ciascun candidato aveva a propria disposizione per lo sviluppo dei temi.

Si dovevano premiare le capacità di sintesi mostrate dal docente e la sua familiarità con la didattica quotidiana della scuola e, invece, siamo andati incontro ad una totale incompatibilità tra i quesiti scritti e i criteri di valutazione adottati.