Dalla Camera arriva il testo definitivo della proposta di legge sull'8va salvaguardia degli esodati, con l'obiettivo di "concludere il percorso delle salvaguardie in materia di pensione già attuato con diversi provvedimenti legislativi", al fine "di tutelare tutti coloro che si sono ritrovati nella condizione di essere in mobilità, licenziati, autorizzati alla prosecuzione volontaria o in altre situazioni che hanno avuto origine nel 2011 o precedentemente e che per l’intervento della manovra Salva-Italia (decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n.

214 del 2011) si sono ritrovati vittime di un cambiamento assolutamente non prevedibile, con uno spostamento del diritto alla pensione di sei o sette anni". La proposta di legge parte dai dati forniti dall'Inps, per avviare un processo di tutela in favore dei pensionandi, "includendo i lavoratori del settore edile, precedentemente esclusi perché fruitori del trattamento speciale edile anziché dell’indennità di mobilità e i lavoratori provenienti da procedure fallimentari".

Ottava salvaguardia: rispettare il patto tra lavoratori e Stato

Stante la situazione appena descritta, è chiaro che l'obiettivo della proposta a firma degli On. Damiano, Gnecchi ed altri mira a sancire il rispetto degli accordi siglati tra il lavoratore e lo Stato.

"Tali situazioni vanno tutelate" si legge all'interno del testo dell'8va salvaguardia, "perché erano finalizzate alla gestione delle eccedenze occupazionali con utilizzo di ammortizzatori sociali, sia in sede governativa che non governativa, e in sede di sottoscrizione dei suddetti accordi molti lavoratori anziani, consapevoli di poter comunque accedere alla pensione di anzianità [...]hanno accettato di essere inseriti in mobilità".

Per questi motivi, i Parlamentari firmatari del provvedimento ritengono che "l’ottava e definitiva salvaguardia deve essere garantita a tutte quelle tipologie che hanno avuto situazioni realizzatesi prima del 31 dicembre 2011 e che giustamente chiedono che sia rispettato il patto stipulato a suo tempo con le istituzioni".

Pensioni esodati: dalla Camera si puntaad un provvedimento definitivo

Proprio per garantire il rispetto del patto tra cittadino e Stato, il testo della proposta di legge sull'8va salvaguardia sottolinea l'importanza di arrivare ad una conclusione definitiva della vicenda. "Questa salvaguardia deve essere definitiva: le prime sette hanno sempre posto come limite per il diritto la decorrenza del trattamento pensionistico, procedendo di anno in anno". Una differenza profonda rispetto all'impostazione del nuovo provvedimento. "La presente proposta di legge dà priorità al momento in cui si è realizzata la condizione che costituisce il diritto alla salvaguardia: tutto deve fare riferimento al 2011, la verifica delle situazioni deve essere quindi legata all’evento".

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