Si stanno delineando già delineando i prossimi interventida inserire nella legge di stabilità 2017 in ambito previdenziale. Si studiano nuove misure per l’uscita anticipata o semplificazioni di strumenti già esistenti per consentire l’accesso alla pensione prima rispetto ai requisiti standard previsti dalla legge Fornero che ha ristabilito il deficit aumentando i requisiti anagrafici minimi necessari per andare in pensione.

'APE' e 'RITA'

La misura più importante è rappresentata dall’Ape, acronimo che sta per ‘anticipo pensionistico’ e che permetterebbe a chi intende andare prima in pensione - al massimo 3 anni di anticipo - di accedere ad un prestito erogato da istituti di credito.

Un altro strumento è la cosiddetta Rita, ovvero la rendita integrativa temporanea sulla pensione integrativa, per chi ovviamente ce l’ha. Di questa nuova e potenziale misura non si sanno ancora le caratteristiche, ma dovrebbe essere a costo zero per i lavoratori in difficoltà e leggermente onerosa per altre tipologie di lavoratori. Potrebbe essere tuttavia molto complessa da attuare e quindi svanire in un nulla di fatto.

Verifica Opzione Donna e le altre misure

A settembre 2016, inoltre, ci sarà l’accertamento dell’opzione donna, ovvero lo strumento per accedere alla pensione a 57 o a 58 anni e tre mesi mediante il calcolo contributivo ed in caso di risorse economiche disponibili, opzione donna potrebbe essere prorogata.

Gli altri interventi al vaglio del Governo sembrano essere più semplici, almeno quelli riguardanti i lavoratori precoci ai quali potrebbe essere riconosciuto un bonus contributivo per il periodo lavorativo svolto durante i 14-18 anni (prima della maggiore età). Per chi ha versato contributi in più gestioni, dovrebbe essere garantita la ricongiunzione gratuitamente e mediante il calcolo pro rata effettuato da ogni gestione in base alle proprie regole.

In questi ultimi giorni, poi, si è discusso della possibilità di aumentare la quattordicesima o di ampliare la no tax area a tutti i pensionati che percepiscono redditi da pensione inferiori ad 8.129 euro annui.