La rabbia e la protesta degli insegnanti emerge anche e soprattutto attraverso le loro lettere, simbolicamente indirizzate ai vari personaggi politici che si sono resi protagonisti della riforma Buona Scuola. E' il caso della missiva firmata da Michele Orabona e indirizzata all'onorevole Simona Malpezzi (pardon Signora Malpezzi) così come viene semplicemente menzionata nella lettera pubblicata dal noto sito specializzato 'Tecnica della Scuola'.

Ultime news scuola, venerdì 1 luglio 2016: lettera alla 'Signora Malpezzi'

I punti trattati sono diversi, a partire dalla chiamata diretta dei docenti negli ambiti territoriali definiti 'kafkiani': non bastava, infatti, che gli insegnanti fossero già ampiamente tartassati sia sul piano economico (con il blocco del rinnovo contrattuale) sia sul piano professionale, con l'affossamento della loro libertà d'insegnamento; bisognava calpestare ulteriormente la loro dignità.

I governi passano proprio come i politici e i vari Faraone, Toccafondi e Puglisi non verranno rieletti, così come viene scritto nella lettera, e l'auspicio è quello che possa formarsi una nuova classe dirigente che possa mettere al centro dell'agenda politica quelli che sono gli interessi del cittadino e non quelli delle varie lobbies e banche di cui il Partito Democratico è divenuto strenuo difensore.

'Vi siete accaniti contro i docenti della scuola pubblica, vi siete presi davvero una grande responsabilità'

Ci si rivolge poi alla 'signora Malpezzi', menzionando ancora una volta la riforma (ribattezzata 'schi-forma) e tirando in ballo l'altrettanto 'schifosa mancetta del bonus', per la quale i docenti dovranno impegnarsi in una qualche attività di facciata o ad espletare inutili burocrazie solamente allo scopo di farsi benvolere dal proprio dirigente scolastico, il tutto, ovviamente, mettendo in disparte la formazione degli studenti.

Il ringraziamento 'dovuto', quello con cui si conclude la lettera, è rivolto alla 'signora Malpezzi', ma in generale a tutto il Partito Democratico che, nel tempo record di un anno e mezzo, è riuscito a smantellate la scuola statale e lo stato sociale, tutto ciò a favore degli interessi delle banche e di confindustria: 'Vi siete presi davvero una grande responsabilità' è il giudizio finale, perchè 'la scuola pubblica è una cosa seria'.