Con la mobilità scuola i docenti stanno vivendo uno dei momenti di più grande sconforto. Insegnanti con esperienza ventennale e con famiglie a seguito costretti a lasciare tutto per entrare in ruolo.È la storia di Gaetana Militello da Messina di 62 anni che ora, stando ai dettami di un algoritmo poco chiaro, dovrà trasferirsi a La Spezia.È la storia di Francesca di 57 anni con: 'un marito non trasferibile e col ricatto o così o niente'.

A queste drammatiche situazioni c'è da aggiungere che il Miur ha commesso degli errori, tra l'altro confermati dalla stesso Ministero durante l'incontro con i sindacati del 4 agosto.È chiaro che i docenti non possono tollerare strafalcioni, quando è la loro vita ad essere messa in 'gioco'.

'Anzianità di punteggio non calcolata, preferenze non rispettate e, più in generale, mancanza di trasparenza sull'intera procedura d'assegnazione' sono alcune delle segnalazioni pervenute presso lo studio legale Leone-Fell. In merito è intervenuta in esclusiva l'avv.ssa Maria Gabriella Saia dello studio di Francesco Leone.

Reclamo mobilità scuola con lo studio Leone-Fell

Ciao Gabriella e grazie per la sua disponibilità. Perché i cosiddetti docenti immobilizzati si sentono penalizzati dalla mobilità Scuola?

Gli immobilizzati si sentono penalizzati dalla mobilità scuola, in quanto con sorpresa si sono visti superare dagli idonei del concorso 2012, assunti nell'anno scolastico 2015/2016, con il piano straordinario, nelle fasi b e c della legge 107/2015.

Più precisamente, con la pubblicazione dei bollettini dei trasferimenti, gli immobilizzati hanno appreso che la loro mobilità ha dovuto soccombere nei confronti degli idonei del concorso 2012, poiché nei confronti di quest'ultimi c'è stato un accantonamento di posti, indipendentemente dal punteggio.

Si può parlare di mobilità ‘imposta’.

Perché?

Sì, in quanto i docenti assunti nell’a.s. 2015/2016 nella fase B e C della medesima Legge, provenienti dalle Graduatorie ad Esaurimento, a differenza dei docenti assunti entro l’a.s. 2014/2015, sono stati invece portati a partecipare alla mobilità interprovinciale (FASE C), in quanto anche in assenza di domanda, l’assegnazione definitiva della sede sarebbe stata determinata d’ufficio.

Sulla mobilità scuola vi arrivano ogni giorno centinaia di mail di docenti. Quali sono le maggiori incongruenze che avete riscontrato?

La maggior parte lamentano la scarsa trasparenza dei bollettini dei trasferimenti pubblicati senza l’indicazione della fase di mobilità di ciascun docente, della specifica della precedenza riconosciuta. Lamentano soprattutto il malfunzionamento dell’algoritmo, in quanto si sono visti precedere nell'ambito preferito da altri colleghi, che pur trovandosi nella medesima situazione di partenza, tuttavia presentano un punteggio inferiore.

Sull'algoritmo tutto tace. Non le sembra strano che il Miur non abbia dato nessuna indicazione a riguardo?

Purtroppo ad oggi non si conoscono i criteri utilizzati dal Miur per la determinazione dell’assegnazione della sede.

Come ho già detto, la scarsa trasparenza ha caratterizzato questa procedura di mobilità, così come accaduto in passato. Pertanto, sarà necessario procedere con l’accesso agli atti, al fine di verificare effettivamente la regolarità del trasferimento.

Come procedere al ricorso ed entro quando?

Si potrà procedere al ricorso mobilità scuola dinanzi il Giudice del Lavoro, ovvero, qualora sussistano determinati presupposti, anche dinanzi l’Autorità Giudiziaria Amministrativa entro il termine ordinario di 60 gg. Sul sito dell'avv. Francesco Leone è possibile scaricare il modello di reclamo con istanza di accesso agli atti da presentare entro giorni dalla comunicazione dell'assegnazione.Gli interessati potranno contattarci presso il nostro ufficio, venire in sede o scriverci a 'Raccontaci il tuo caso'. Inoltre, è possibile rimanere aggiornati sul ricorso iscrivendosi al gruppo Facebook: 'Ricorso mobilità docenti 2016'.

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