In attesa delle nuove disposizioni in materia di riforma delle pensioni, arrivano importanti novità dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. L’anticipo pensionistico al vaglio del Governo sembra destinato a divenire il modo più flessibile per accedere alla pensione. Infatti, l’APE – acronimo di ‘anticipo pensionistico’ – dovrebbe concedere uno sconto ulteriore sul requisito anagrafico, potendo arrivare a 3 anni e 7 mesi, a differenza dell’ipotesi precedente che arrivava a massimo 3 anni di anticipo.

In tal modo, i 7 mesi che si vorrebbero aggiungere, andrebbero a compensare esattamente i 7 mesi in più, necessari per l’adeguamento alla speranza di vita.

Pertanto, con la nuova rivisitazione della norma, i lavoratori interessati potrebbero accedere alla pensione a 67 anni esatti ( e non più a 67 anni e 7 mesi).

Un’altra novità positiva è che l’Ape sarà attuatograzie ad con un provvedimento legislativo ad hoc.

Come funzionerà l’APE?

L’Anticipo Pensionistico di cui si sta discutendo, e che dovrebbe partire nel 2017, fa leva su un finanziamento erogato da istituti di credito al pensionato mediante l’erogazione del trattamento pensionistico mensile nel periodo antecedente al raggiungimento dei requisiti anagrafici necessari per la pensione di vecchiaia. Sebbene il ‘prestito pensionistico’ sia erogato dalle banche, è l’INPS a fare da ‘anello di congiunzione’ tra lavoratori/pensionati e banche.

La suddetta somma deve poi essere rimborsata dai pensionati in circa vent’anni.

Le penalizzazioni?

I costi di questo intervento saranno a carico dello Stato per i lavoratori in difficoltà, mentre per chi ha redditi medio-alti i costi saranno a loro carico.

Le penalizzazioni dovrebbero oscillare tra l’1,4% e l'8% in base al reddito del lavoratore e della quota di trattamento anticipato (con l’Ape infatti non si avrà l’intera pensione ma al massimo il 95% ).

Inoltre le penalizzazioni saranno minori per i disoccupati e per gli esuberi (per questi ultimi, una parte del finanziamento verrà coperto da un contributo economico erogato dall’azienda).

Ad ogni buon conto, la normativa definitiva sarà contenuta nella Legge di Stabilità 2017 da approvare entro ottobre.