Le ultimissime novità al 31 agosto 2016 sulle pensioni precoci e sull'opzione donna giungono in parte dalle notizie ufficiali,come la nota Spi-Cgil da poco diramata,in parte dai social. Grande il fermento che si respira principalmente in due gruppi facebook 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' e 'opzione donna ultimo trimestre 57-58' che stannoaffrontandoil rush finale di una lunga battaglia. I primi sono in attesa di comprendere se la quota 41 per tutti senza penalizzazioni vedràfinalmente la luce, le lavoratrici sono in attesa di comprendere se vi sarà l'abolizione delle ricongiunzioni onerose ese l'esito del 'contatore' permetteràloro di accedere di diritto, dopo il precedente rinvio,allaleggeMaroni.

Opzione donna e pensioni precoci, le novità ed il punto al 31 agosto 2016

L'ansia crescein quanto resta altal'incertezza sulla volontà politica del Governo Renzi nella prossima Legge di Stabilità. Molti gli esponenti politici che negli ultimi giorni hanno detto la loro circa una possibile riforma Pensioni 2017 e sulle misure che oggettivamente, visti gli scarsi fondi a disposizione per il comparto previdenziale, potrebbero vederela luce. Tito Boeri e Giuliano Cazzola si trovano ad esempio concordi sul fatto che solo l'APE,assegno pensionistico anticipato, potrà vedere la luce come misura a favore della flessibilità in uscita, poche le misure ad hoc possibili. Dunque per i precoci potrebbero nuovamente chiudersi le porte per la tanto osannata quota 41, l'unica via di fuga perseguibile al momento tra le misure in discussioneresta il bonus precoci.

Una misura che ridurrebbe di molto la platea dei beneficiari in quanto potrebbero usufruirne solo i pochi fortunati che tra i 14 e i 18 anni hanno lavorato in regola versando i contributi. Per questi il Governo starebbe studiando un'agevolazione pari a 4/6 mesi per ogni anno lavorato prima dei 18 anni. Non cambierebbe dunque il requisito contributivo attualmente richiesto dalla legge Fornero 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 e 10 mesi per le donne, ma i precoci 'veri' potrebbero avere un bonus pari a 1/2 anni contributivi.

La Spi Cgil nella nota resa pubblica ha invece nuovamente fatto leva sull'importanza di risolvere definitivamentealcuni nodi critici:precoci, ricongiunzioni onerose, lavoratori usuranti e concedere l'uscita anticipata.

Pensioni, novità al 31 agosto: i sindacati attendono i prossimi incontri col Governo.

Nella nota i sindacati si rivolgono al Governo facendo presente che l'esecutivo Renzi "si è impegnato a sostenere economicamente tutte queste misure, senza però avere ancora quantificato le risorse a disposizione".

Ora non si può tornare indietro, come spesso ha detto Cesare Damiano nelle sue note stampa,ei prossimi incontri quello del 6 e 7 settembre, ove sono stati convocati due tavoli tecnici, dovrebbero permettere di arrivare al tavolo politico del 12 settembre pronti per concludere questa fase di confronto. Alle lavoratrici non resta che confidare in primis nell'abolizione delle ricongiunzioni onerose, visto che molte di lorocon carriere discontinue hanno contributi previdenziali versati in più casse che al momento non si 'parlano' .Al fine poi di poter sperare di vedere esaudito il loro ultimo desiderio grazie al 'contatore': essere ricomprese ,almeno le nate nell'ultimo trimestre 57-58, nel regime sperimentale 243/2004.

Per i precoci, invece,il bonus sembra più vicino, mentre per la quota 41 si dovrà ancora lottare per convincere il Governo, la prossima occasione potrebbe essere il tanto atteso incontro promesso da Nannicini con i lavoratori precoci per i primi di settembre. Appena avremo date certe, siamo in contatto con l'amministratore del gruppo precoci Roberto Occhiodoro, sarà nostra cura fornirvi ulteriori dettagli di questo rush finale.