Il meccanismo di Quota 41 a favore dei lavoratori precoci potrebbe rivelarsi un ottimo spuntoper favorire il pensionamento di tutti coloro che nonostante abbiano la massima anzianità contributiva hanno dovuto fare i conti con le norme severe dettate dalla Riforma Fornero.

La Uil chiede lo stanziamento di 2,5 miliardi

Il Governo, tuttavia, è riuscito a proporre un bonus contributivo a favore di coloro che hanno iniziato a lavorare prima del 18 esimo anno di età. Cosa che non suscita grande soddisfazione fra i precoci che continuano a premere il Governo su Quota 41.

Anche il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo chiede una maggiore flessibilità in uscita ma non sembra pienamente d'accordo con il famigerato anticipo pensionistico promosso dall'esecutivo: "Non è giusto che chi sceglie l'anticipo dell'età pensionabile per necessità debba pagare di tasca sua", ha affermato il sindacalista nel bel mezzo del confronto fra il Governo e i sindacati.

La discussione sul tema previdenziale, infatti, dovrebbe chiudersi entro la fine di settembre per giungere ad un quadro più chiaro sugli interventi da apportare nella nuova Legge di Stabilità. La Uil, in questi giorni, sta continuando a chiedere lo stanziamento di circa 2 miliardi e mezzo di euro per le misure riguardanti i lavoratori usuranti e precoci, lo stop alle ricongiunzioni onerose e l'ottava e definitiva misura di salvaguardia a favore degli esodati rimasti esclusi nei precedenti provvedimenti di tutela.

"Non vorrei che stesse per ricominciare il vecchio balletto: i soldi che ci sono bisogna darli come sempre alle imprese, oppure finalmente anche a lavoratori e pensionati?", ha continuano Carmelo Barbagallo.

Barbagallo contrario all'Ape

Intanto, il Governo rimane concentrato sull'Ape che non ha ricevuto grande considerazione da parte delle forze politiche e sociali.

Anche il numero uno della Uil, infatti, ha dimostrato tutta la sua contrarietà visto che l'ipotesi elaborata dal Premier Renzi andrebbe a penalizzare i lavoratori ormai vicini al pensionamento e ai disoccupati che hanno esaurito la durata degli ammortizzatori sociali e hanno sempre difficoltà nel trovare un nuovo lavoro.