Si è parlato molto nelle ultime settimane dei discutibilissimi criteri adottati da alcuni dirigenti scolastici nell'ambito dell'individuazione dei docenti inseriti negli ambiti territoriali. Il fallimento della trattativa Miur-sindacati in merito alla questione della chiamata diretta avrebbe portato, a detta delle principali sigle sindacali, a queste conseguenze. Le polemiche hanno riguardato l'applicazione di criteri che, spesso, esulano dagli aspetti strettamente professionali che dovrebbero, al contrario, determinare le scelte dei DS.

Ultime news scuola, lunedì 29 agosto 2016: sindacati 'Chiamata diretta, ricorso al TAR del Lazio'

Ecco perchè, come del resto preannunciato nei giorni scorsi, i sindacati confederali Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal hanno provveduto, quest'oggi lunedì 29 agosto 2016, presso il tribunale amministrativo, il ricorso contro le procedure adottate all'interno delle operazioni riguardanti la 'chiamata diretta'.

Tale ricorso intende mettere in risalto gli effetti negativi che tale procedura sta causando, soprattutto per quanto riguarda la dignità professionale del personale scolastico lesa da evidenti illegittimità nella gestione amministrativa.

Chiamata diretta docenti: ricorso contro linee guida Miur e l'assoluta discrezionalità del dirigente scolastico

Il ricorso presentato dai sindacati si pone come obiettivo, non solamente l'impugnazione delle linee guida indicate dal Ministero dell'istruzione, ma soprattutto l'accertamento della legittimità costituzionale del provvedimento e della normativa legislativa da cui trae origine.L'elemento che viene messo in discussione riguarda l''assoluta discrezionalità del dirigente scolastico' che va a minare principi fondamentali quali la libertà di insegnamento, l'andamento imparziale della pubblica amministrazione e il diritto all'apprendimento da parte degli alunni.

Unitamente al ricorso presentato, i sindacati intendono, ancora una volta, sottolineare tutto il loro impegno volto ad ottenere tutte le modifiche necessarie ad una riforma, come la Buona Scuola Renzi-Giannini, che ha evidenziato tutti i suoi limiti e i suoi evidenti errori.