Una notizia di tutto rispetto, quella giunta nella tarda serata di ieri da parte della testata giornalistica online "SalernoToday". Certamente anche ben augurante per moltiinsegnanti campani che fin dal primo momento avevano messo in dubbio le modalità forzose e poco chiare della mobilità 2016/17. Il ricorso in oggetto era stato presentato in autotutela per scongiurareglieventuali errori che si sarebbero prodotti nelle procedure deitrasferimenti,messi in atto dalla Buona Scuola di Matteo Renzi, e che puntualmente si sono verificati nei confronti di moltiinsegnanti meridionali.

Il Tar Lazio, in autotutela, impone ai docenti: rimanete nella scuola dove avete insegnato lo scorso anno

Cosa provocherà l’accoglimento di questo ricorso cautelare da parte del Tar Lazio, soprattutto in vista dell’inizio del prossimo anno scolastico? Da quanto si apprende, infatti, gli insegnanti promotori dell’azione giudiziaria in oggetto, potranno, anzi, dovranno rimanere nella scuola in cui hanno svolto, durante l’anno scolastico 2015/2016, la propria attività didattica e lavorativa. Una bella notizia, certamente, la quale ribadisce, ancora una volta, la scarsa propensione di questo Governo verso il buon senso e per aver dimostrato ampiamente troppa arroganza nei confronti della categoria dei lavoratori della scuola.

La Consulta dovrà esprimersi circa la costituzionalità di tutto l’impianto normativo contenuto all'interno della Legge 107/15, con particolare riferimento all'aspetto riguardante i criteri e le modalità della mobilità. Lo stesso organo giudiziario dovrà sciogliere i nodi che girano intorno alla scottante questione, ma di fatto, viene oggi sancito il diritto dei lavoratori di essere informati, con la massima trasparenza, sui criteriadottatiper determinare quei risultati del tutto opinabili e relativi alle destinazioni inattese dei trasferimentidi migliaia di insegnanti.

M5S gongola e conferma le accuse al Miur: poca trasparenza, rieffettuare le operazioni di mobilità

Giungono immediatamente le dichiarazioni di soddisfazione da parte del Consigliere regionale campano del M5S, Gennaro Saiello, il quale si rivolge nei confronti del Miur dichiarando che quei sospetti di mancanza di trasparenza, più volte evidenziati dal suo movimento politico, durante i mesi precedenti, oggi trovano riscontro nell’azione cautelare promossa dal folto gruppo di docenti campani e accolta giustamente dal Tribunale Amministrativo del Lazio.

Lo stesso esponente pentastellato, ricordiamolo, è stato anche il depositario e il promotore di una mozione che pone le basi per sollecitare tutta l’intera Giunta Regionale campana affinché si faccia promotore Il Ministero alla Pubblica Istruzione effettui nuovamente le procedure relative alla determinazione dei trasferimenti, già effettuati nei giorni scorsi, per i tanti insegnanti campani e meridionali destinatari di sedi distanti migliaia di chilometri dal loro luogo di residenza.

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