Dal primo settembre partirà a pieno regime la riforma della Buona Scuola voluta dall’attuale governo guidato dal premier Matteo Renzi, sottoscritta dal ministro Giannini. Si parlava già dallo scorso anno delle supplenze su posto vacante e del divieto, per ogni docente precario, di superare i 36 mesi complessivi di servizio. Questa misura è stata inserita nella legge 107, comma 131, in risposta al divieto imposto dall’Unione Europea contro lo sfruttamento e il precariato: si rivolge sia ai docenti scuola che al personale ATA. Vediamo di seguito maggiori dettagli.

Cosa succederà a partire dall’anno scolastico 2016/2017?

Dal primo settembre del 2016, ovvero con il nuovo anno scolastico, inizieranno i conteggi su tutte le supplenze svolte su posto vacante, cioè sulle cattedre che sono prive di un insegnante titolare. I conteggi saranno effettuati dalle segreterie scolastiche. Superati i 36 mesi, l’insegnante precario non sarà più chiamato per quella tipologia di supplenza, ma potrà lavorare solo ricoprendo altri incarichi come, ad esempio, la sostituzione di un docente di ruolo per malattia.

La misura introdotta dal governo ha suscitato non poche preoccupazioni tra i precari che hanno manifestato il proprio dissenso tramite i social. Non sono mancate le rassicurazioni da parte del Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), il quale ha ribadito che ciò non porterà i docenti a non lavorare, poiché è previsto che possano ricoprire altre tipologie di incarichi di supplenza.

Inoltreogni tre anni saranno banditi i concorsi che porteranno gli stessi precari ad ottenere il ruolo.

Critici i sindacati

Le sigle sindacali esprimono una certa perplessità verso questa novità introdotta dal governo, che sta suscitando tanta confusione e preoccupazione per chi vive di supplenze. Il concorso - sempre secondo i sindacati - si è rivelato un flop quest'anno, lasciando vacanti circa ventimila cattedre.

Il Miur ha intenzione di conteggiare e registrare le supplenze attraverso il SIDI, cioè il sistema informatico usato nelle segreterie scolastiche. Nei prossimi giorni le scuole riceveranno una nota con maggiori dettagli a riguardo.Non rimane che aspettare l'inizio di questo nuovo anno scolastico per capire se e come funzionerà quest'aspetto della riforma legato alle attività di supplenza.