Non bastavano le polemiche sulla Buona Scuola: ora il ministro dell'istruzione Stefania Giannini è costretto a mettersi sulla difensiva anche sul caso relativo al crollo della scuola di Amatrice, ristrutturata secondo le normative antisisma (almeno così sembra) ma 'sbriciolata' dal terribile sisma della scorsa settimana.

In un'intervista rilasciata al 'Corriere della Sera' (edizione di oggi, domenica 28 agosto) l'onorevole Giannini ha dichiarato che 'Non è corretto' affermare che metà delle strutture scolastiche italiane non sia a norma.

Ultime news scuola, 28 agosto 2016: Giannini 'Non è detto che automaticamente non siano a norma'

'Grazie all’anagrafe dell’edilizia scolastica, voluta da questo governo - ha dichiarato il responsabile del Miur - si può che circa la metà del totale degli edifici scolastici, cioè circa ventimila strutture, è stata costruita prima del 1974, l'anno in cui entrarono in vigore le prime regole antisismiche. Non è detto - sottolinea il ministro - che, automaticamente, non siano a norma'.

L'obiezione che nasce spontanea è quella relativa al fatto che sia, comunque, molto probabile che tali scuole non siano a norma.

Terremoto, Giannini 'Inchiesta su crollo scuola Amatrice, Miur potrebbe costituirsi parte civile'

Il ministro risponde menzionando gli interventi di adeguamento antisismico effettuati negli ultimi due anni con una spesa pari ai 300 milioni, tanto per non perdere l'abitudine dei 'numeri' tanto cari al governo Renzi in ambito investimento sulla scuola.

Sul fatto che la scuola di Amatrice sia crollata lo stesso anche se ristrutturata, il ministro Giannini taglia corto parlando di 'politica che termina lì il proprio compito' passando il testimone alla magistratura. 'Se nel corso dell'inchiesta dovessero emergere delle responsabilità penali - ha affermato il ministro - il Miur si costituirà parte civile'.

Terremoto, Giannini 'Nessun trasferimento, gli studenti saranno in classe regolarmente'

Per quanto riguarda l'inizio dell'anno scolastico per gli studenti delle zone colpite dal terremoto, l'onorevole Giannini ritiene che i ragazzi possano cominciare regolarmente come da calendario, senza che questi vengano trasferiti in altre scuole. 'Faremo restare tutti gli studenti nella loro zona'.

Dunque, scuole nei prefabbricati o nei container? 'E' molto probabile che accada'.

Naturalmente, il ministro Giannini ha voluto ricordare come il governo abbia immediatamente stanziato i venti milioni previsti dalla Buona Scuola per la ricostruzione delle scuole, anche se, al momento, è impossibile prevedere i tempi necessari affinchè tutto possa tornare alla normalità.