Dopo la tragedia sismica che la scorsa notteha colpito duramente il Centro Italia, tra Amatrice e Norcia, con un bilancio ufficiale di 38 morti e numerosi feriti, l’unione dei sindacati della Scuola ha chiesto di bloccare le scadenze del personale docente.

Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal chiedono rinvio scadenze scuola

Mentre da tutte le parti stanno arrivando aiuti di ogni genere, ospedali, alberghi, Croce rossa e Avis sono all’opera e chiedono aiuto grazie ai social Facebook e WhatsAppela macchina dei volontari si è messa in moto per portare aiuto nel Centro Italia duramente colpito da un sisma di magnitudo 6.0, i sindacati pensano al comparto scuola.

Impegnati in queste ore tra l’attesa per l’assegnazione d’ufficio, la richiesta di utilizzazione e le conciliazioni per i numerosi errori compiuti dall’algoritmo, i neo immessi in ruolo e i neo trasferiti sono alle prese con le tante domande da compilare.

Dopo il Terremoto i segretari generali dei sindacati scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal si sono uniti per fare una richiesta comune al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini: la speranza è quella di rimandare tutte le procedure in scadenza e permettere al personale scolastico che vive nelle zone colpite dal terremoto di avere una nuova tempistica che possa dare loro un aiuto.

Concorso scuola a rischio?

Alcune frazioni sono state distrutte, sono stati interrotti numerosi collegamenti con la corrente elettrica, molte delle strade sono inaccessibili, tanti gli sfollati: risulta impensabile che in una tale situazione si possa pensare ad altro.

Il comunicato dei sindacati parla di gravissimi disagi che gli abitanti della zona stanno vivendo, e che risulta necessario un rinvio per le assegnazioni del personale che in questi giorni attende l’esito della mobilità.

Altro interrogativo riguarda il concorso della scuola. In questi giorni si stanno svolgendo gli esami orali, verranno rimandati anch’essi?

E, infine, ci si chiede come si gestirà l’inizio della scuola, soprattutto perché alcuni edifici sono stati danneggiati. Già il sindaco di Foligno, in Umbria, ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per valutare la stabilità degli edifici.