La NASpI è una prestazione a sostegno del reddito nata nel 2015 per volontà dell'attuale Governo Renzi e in sostituzione della precedente ASpI, sussidio istituito a tutela dei lavoratori rimasti disoccupati. Per l'erogazione di tale indennità è necessario rimanere involontariamente senza Lavoro e presentare un'apposita domanda all'Istituto nazionale della previdenza sociale. Dunque passiamo a conoscere a chi spetta, quando spetta e come presentare la richiesta con cui si ottiene il diritto a ricevere il sussidio economico a sostegno del reddito.

NASpI: a chi spetta e come fare domanda

L'indennizzo è destinato a tutti i lavoratori dipendenti rimasti non per la propria volontà privi di un impiego, sia in caso di licenziamento che di termine di un contratto di lavoro a tempo determinato ad esclusione degli operai agricoli, impiegati nella PA e dipendenti extra-comunitari impiegati solo per un determinato periodo. Tale sussidio spetta esclusivamente nei casi in cui si verifichi una situazione di disoccupazione non dipendente dalla volontà del lavoratore e il raggiungimento sia dei requisiti contributivi che dei requisiti lavorativi. Il requisito contributivo corrisponde ad un periodo lavorativo di più di 13 settimane ricompreso nei 4 anni immediatamente prima dell'avvio dello stato di disoccupazione ad esclusione dei casi di malattia e infortunio lavorativo, cassa integrazione, contratti solidali, assenze dovute a congedi e permessi, aspettative non retribuite per funzioni pubbliche elettive o lavoro in nazioni straniere in cui non vi siano accordi bilaterali in materia.

La presentazione della domanda può avvenire solamente in modalità telematica attraverso il sito web Inps.it (in cui si trovano maggiori e più dettagliate informazioni in merito), Contact Center o Patronati entro i 68 giorni successivi alla perdita dell'ultimo impiego per l'erogazione della corrispondente indennità.

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