Le ultime novità sulle pensioni aggiornate ad oggi 25 settembre si riferiscono alle recenti dichiarazioni che Tito Boeri ha rilasciato nel corso del suo interno all'inaugurazione del nuovo anno accademico all'Università di Sassari, in Sardegna. Il presidente dell'Inps ha parlato marginalmente della nuova riforma Pensioni su cui il governo sta ancora studiando, sottolineando come il migliorare le condizioni di chi smette di lavorare senza pensare ai giovani non è il miglior approccio se si vuole far crescere questo Paese, ponendo poi l'accento sulle ricongiunzioni onerose.

Pensioni, il monito di Tito Boeri sulle ricongiunzioni onerose

Le ultime notizie sulle pensioni prendono in esame l'intervento di Tito Boeri, entrato a gamba tesa sull'atteggiamento culturale che si respira in Italia, dove la massima preoccupazione è rivolta ai pensionati, o in altre parole a chi smette di lavorare, senza invece porre la giusta attenzione sui giovani. Il presidente dell'Inps ha voluto battere su questo punto in più di un'occasione.

Per Boeri gli investimenti sul lavoro aiutano, di conseguenza, anche la vita dei pensionati. A questo proposito, l'economista italiano ha spinto il governo a non penalizzare chi cambia lavoro, chiedendo l'abolizione delle ricongiunzioni onerose dei diritti pensionistici.

Tale misura è, ricordiamo, allo studio del governo, e dovrebbe diventare realtà a partire dal prossimo anno, il 2017, la stagione che aprirà le porte all'Ape, l'anticipo pensionistico a 63 anni di età.

Il professore della Bocconi ha parlato molto di lavoro, sottolineano come grazie al Jobs Act l'occupazione sia cresciuta più dell'economia.

Boeri si è augurato che l'esecutivo investa ancora di più sulla riforma del lavoro. Un aspetto chiave per il numero uno dell'Inps, come ha avuto modo di ripetere più volte nel suo discorso all'inaugurazione del 455esimo anno accademico dell'Università di Sassari (seconda città, per numero di abitanti, della Sardegna).

Secondo Tito Boeri, il sistema previdenziale, fondamentalmente, dipende dalla salute del mercato del lavoro.

Un mercato in crisi comporta, secondo l'economista, di conseguenza problemi anche ai pensionati. Non è invece sempre vero il contrario, vale a direla migliore condizione economica dei pensionati non è automaticamente sinonimo di benessere per i lavoratori giovani, ci ha tenuto a spiegare il professore, le cui dichiarazioni sulla riforma previdenziale sono sempre attese dai pensionandi, come gli stessi lavoratori precoci.

In più di un'occasione Boeri in passato si è espresso sul pacchetto pensioni, dicendosi favorevole all'Ape, che in un certo qual modo ricalca la sua idea di pensione anticipata fino a 3 anni prima del tetto limite fissato a 66 anni e 7 mesi dalla legge Fornero. Anche le penalizzazioni, se comparate le cifre degli studi su Ape e la proposta di riforma previdenziale di Boeri, sono simili, con tagli che possono arrivare, in certi casi, anche al 18-20 per cento.

Sempre in merito agli interventi del governo Renzi sulle pensioni, Boeri di recente si è detto contrario all'aumento della quattordicesima "indiscriminato", sottolineando come ad oggi sono tanti i pensionati che percepiscono la quattordicesima nonostante nel nucleo familiare ci siano persone (il marito o la moglie) che percepiscono un assegno tra virgolette elevato. Per avere ulteriori aggiornamenti su eventuali nuove dichiarazioni di Boeri nei prossimi giorni cliccate Segui in alto a destra.