E' arrivato il momento della verità per quanto riguarda le ultime novità sulle Pensioni anticipate, i precoci, l'opzione donna e tutte le altre categorie di lavoratori che aspettano una riforma delle pensioni da questo Governo Renzi. In queste ore, gli esponenti del Governo , per la precisione il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini, stanno incontrando i sindacati al tavolo di confronto per decidere le misure da intraprendere.Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, Annamaria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil) chiederanno più risorse per risolvere i problemi delle pensioni, ma da quanto trapela in queste ore i due miliardi per le pensioni inizialmente previsti da Renzi potrebbero scendere a 1,5.

Pensioni anticipate ultime novità: Parla Matteo Renzi, niente rivoluzione della riforma Fornero

A proposito della riforma delle pensioni, il Premier Matteo Renzi ha parlato a radio 102.5, spiegando che "Le misure ci sono e non dipendono dalla trattativa con Bruxelles", ma ricordando anche che "Non viene rivoluzionato il quadro della riforma Fornero". Parole che non piaceranno sicuramente ai precoci e a chi aspetta una pensione anticipata a costo zero. Nel pomeriggio di oggi, durante la conferenza stampa prevista post incontro con i Sindacati, il Governo dovrebbe fornire una simulazione dei costi della famosa APE e spiegare nel dettaglio questo prestito pensionistico e chi ne potrà usufruire senza costi aggiuntivi.

L'asticella del Governo dovrebbe esser fissata a 1200 euro netti di pensione per accedere senza gravi tagli, i sindacati stanno chiedendo che sia alzata a 1500 netti.

Ultime Pensioni precoci e opzione donna: la battaglia continua

Stando a quanto riportano le ultime novità sulle pensioni, il Governo potrebbe decidere di tagliare i fondi destinati alla riforma.

La collega della Repubblica Luisa Grion ha scritto questa mattina che per il pacchetto pensioni l'esecutivo sarebbe intenzionato a mettere sul piatto 1,5 miliardi di euro, contro 2 miliardi inizialmente previsti e i 2,5 miliardi chiesti dai sindacati. Restano quindi in ballo le opzioni per i precoci, che potrebbero andare in pensione con un anno di anticipo (a quota 41 e 10) solo se hanno iniziato a lavorare prima dei 16 anni.

Notizie positive invece trapelano per quanto riguarda le ricongiunzioni onerose, misura sostenuta dal comitato Opzione donna, da Cesare Damiano, e da molti altri onoervoli. Il Governo dovrebberendere possibile l’unificazione dei periodi contributivi senza oneri aggiuntivi. Per quanto riguarda invece l'Opzione donna ricordiamo che non è tema di dibattito nell'incontro odierno tra Governo e Sindacati, ma continuerà il suo iter parlamentare. Per esser aggiornati con le ultime novità sui precoci e sulle pensioni anticipate, potete cliccare segui in alto!