Oltre all'APE e alle misure di welfare per chi è già in pensione, l'accordo siglato nella giornata di ieri tra Governo e sindacati prevede importanti novità anche per la previdenza integrativa. Ad essere oggetto di un'importante aggiornamento è infatti l'erogazione della rendita anticipata, che permetterà di andare a flessibilizzare anche il settore della previdenza complementare. Vediamo insieme di cosa si tratta e quali sono i provvedimenti presi al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento sulle Pensioni.

Pensioni flessibilie RITA, come funzioneranno le nuove uscite anticipate

In merito al meccanismo di funzionamento delle nuove rendite anticipate, l'esecutivo si è impegnato alla realizzazione di un intervento normativo finalizzato a rendere più flessibile la fruizione del pensionamento privato. Nella pratica, si provvederà a realizzare un'opzionedi uscita anticipata anche per la previdenza complementare, andando a flessibilizzare ulteriormente le tutele previste nel mercato del lavoro."In particolare, si definirà una modalità che consenta al lavoratore che ha maturato un montante in un fondo integrativo di attingere prima dell’età di pensionamento a tale montante, volontariamente e nella misura scelta, per poter usufruire di una rendita temporanea per il periodo che manca alla maturazione del diritto alla pensione".

Il riferimento è alla pensione di vecchiaia, mentre il nuovo strumento si chiamerà RITA, acronimo di rendita integrativa temporanea e anticipata.

Per il pensionamento privato previste anche agevolazioni fiscali

In merito alla rata che sarà erogata dalle pensioni private, la bozza del testo firmata da Governo e parti sociali prevede anche di fornire un sostegno fiscale alla misura, agevolando con un'imposizione inferiore il futuro assegno rispetto alla disciplina vigente legata alle anticipazioni.

Il lavoratore potrà quindi beneficiare di un'imposta minima del 9% e massima del 15% sulla base degli effettivi anni di permanenza all'interno del circuito pensionistico privato. Ma una particolare attenzione verrà data anche all'agevolazione nella scelta di utilizzare il TFR per l'accantonamento nel pilastro previdenziale privato.

Resta poi in valutazionela possibilità di prevedere specifiche agevolazioni per le aziende in fase di ristrutturazione che decidessero di "potenziare la rendita temporanea erogata dalla previdenza complementare o la pensione integrativa" al fine di "compensare gli oneri dell’APE".

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