Dopo la immissione in GaE dei docenti precari abilitati con TFA e PAS, uno dei nodi più criticati della legge 107/2015 riguarda il divieto di reiterazione dei contratti a tempo determinato nella Scuola per i docenti che hanno 36 mesi di servizio. La misura è stata contestata sin dal suo apparire perché è sembrata immediatamente una maniera per svicolare dall'obbligo di assunzione sancito dalla Corte Costituzionale Europea. Se il significato della sentenza era la necessità di assunzione dopo 36 mesi, l'interpretazione italiana è stata quella di trasformarla in un vincolo invalicabile: raggiunto quel limite, i docenti precari devono sperare n un concorso o cambiare lavoro.

Ma non è tutto. Stando a quanto dichiara l'Anief, vi sarebbero già alcuni abusi importanti: alcuni presidi, infatti, hanno rifiutato un contratto a tempo determinato a docenti che avevano già 36 mesi di servizio nella scuola. Si tratta di un'interpretazione sbagliata di una norma che già di per sé viene contestata. Cosa dice, però, la norma? E come difendersi? Ancora una volta attraverso ricorso?

Come difendersi contro gli abusi per i 36 mesi di servizio

Il ministro Giannini ha fatto sapere come va interpretato il comma 131 della legge della 'Buona scuola': il computo dei 36 mesi di servizio, che rappresenta comunque il limite massimo invalicabile, si applica a partire dal presente anno scolastico.

Insomma, non è una norma retroattiva. Il chiarimento del Miur non evita le polemiche, ma chiarisce un punto fondamentale. I presidi che si rifiutano di stipulare contratti a tempo determinato a docenti con 36 mesi di servizio compiono un abuso. Il sindacato Anief lancia la sua 'nuova' campagna di ricorsi contro il Ministero: tutti i docenti che dovessero subire un abuso di tal genere possono ricorrere con il sindacato al giudice del lavoro.

Resta, comunque, l'amarezza per i docenti precari: dopo la sparizione di molti posti per il concorso scuola 2016, ora arrivano anche gli abusi dei presidi. Per quanto riguarda gli aggiornamenti, il nostro consiglio è di cliccare su 'Segui', in alto sopra l'articolo.