Arriva un nuovo monito dalle parti socialiin merito alle attuali discussioni riguardanti la riforma delle pensioni ed il capitolo del welfare previdenziale. Nella giornata di ieri il Segretario Generale Spi Cgil Ivan Pedretti è infatti intervenuto alla festa organizzata dal sindacato in Trentino, ricordando le aspettative espresse sul tema dai lavoratori in età avanzata e dai pensionati. In Italia ci sono "16 milioni di pensionati che attendono risposte da troppo tempo" ha affermatoil sindacalista, evidenziando che qualora non si arrivi al raggiungimento di un accordo con il Governo nei prossimi incontri in programma a settembre si procederà con una nuova mobilitazione generale.

D'altra parte, le questioni presenti sul tavolo sono fondamentali per poter riformareil nostro sistema previdenziale nel senso dell'equità.Oltre agli interventi di flessibilità per l'agevolazione delle uscite dal lavoro (APE, precoci, ricongiunzioni onerose), restano da approvare anche le misure di tutela in favore dei pensionati con redditi bassi, con "l'estensione della quattordicesima per coloro che hanno un assegno tra i 1000 ed i 1500 euro al mese ed il riconoscimento di una no tax area come per i lavoratori dipendenti".

Riforma pensioni: un errore mettere in contrapposizione giovani e anziani

In merito al senso della riforma, Ivan Pedretti ha poi chiesto di porre un termine alla logica della contrapposizione tra giovani generazioni e anziani.

"Per i giovani abbiamo proposto un fondo alimentato dal contributo di tutti i cittadini" ha spiegato il sindacalista. L'obiettivo è di offrire maggiore sostegno nei periodi di "sospensione dell'attività lavorativa", visto che il mondo del lavoro porta oggi a confrontarsi con carriere sempre più discontinue. Il nuovo modello proposto dai sindacati resta quindi ispirato a logiche di solidarietà sia in senso orizzontale (tra pensionati), sia verticale (ovvero tra le diverse generazioni).

Il fondo si accompagna infatti alle altre politiche di tutela previste per gli assegni Inps più bassi, come nel caso dellaproposta per l'adozione di "un modello di rivalutazione delle Pensioni che risulti meno stringente".

Uscite flessibili e redditi Inps: serve impegno del Governo per la quantificazione delle risorse

Stante la situazione appena descritta, il prossimo passaggio al tavolo di confronto con i tecnicidovrà portare la dialettica nel vivo della discussione, dopo il raggiungimento di un accordo politico sulla necessità di intervenire in meritoal capitolo previdenziale.

Pedretti ha ricordato le riunioni già tenutesi negli scorsi mesi, spiegando che in tali sedi l'esecutivo si è impegnato per l'adozione dei correttivi all'interno della Legge di stabilità 2017. Quello che manca ora è il perimetro delsupportofinanziarioda destinare aiprovvedimenti: "il Governo si è impegnato a sostenere economicamente le misure, ma senza avere quantificato le risorse a disposizione". I prossimi incontri in programma al6 e 7 settembre 2016 appaiono decisivi in al senso, visto che l'appuntamento conclusivofissatoper il 12 settembre dovrebbe rappresentare il punto di arrivo della discussione.

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