L'intervento sull'anticipo pensionistico sarà presto definito nelle prossime riunioni di confronto tra Governo e sindacati, ma nel frattempo continuano ad arrivare nuove indiscrezioni circa i suoi possibili meccanismi di funzionamento. L'ultimo in ordine di tempo a tornare sul tema è stato il Corriere della Sera, che ha dedicato recentemente un nuovo articolo sulle possibili penalizzazioni dell'APE, lo scivolopensionistico che dovrebbe essere inserito in via sperimentale all'interno della prossima legge di stabilità 2017 e che appare destinato ad essere fruibile dai nati delle classi '51 - '53.

Per il momento si parte da un anticipo massimo di circa tre anni e mezzo, mentre i potenziali beneficiari della misura sono coloro che hanno maturatoalmeno 63 anni di età. Ma il condizionale è d'obbligo visto che l'accesso anticipato all'Inps per chi non vive una situazione di particolare disagio potrebbe risultare a caro prezzo, con penalizzazioni che nei casi peggiori spingerebberoil taglio della futura mensilità fino al 5%. Vediamo insieme quali sono le ultime novità al riguardo approfondendo la questione delle trattenute allo studio.

Riforma pensioni e APE social: ecco come verranno impostati i meccanismi di penalizzazione

Stante la situazione appena descritta, delineare un quadro di quella che sarà la cornice della cosiddetta "ape social", così com'è stata soprannominata dai tecnici che vi stanno lavorando, non appare difficile.

Sulla base delle informazioni già comunicate, il fattore di discriminazione nella determinazione di eventuali penalità sono due: da un lato troviamo l'importo della futura mensilità, dall'altro il fatto che la scelta del prepensionamento sia una strada obbligata o una scelta volontaria. Su questi due elementidi discriminazione si baserà quindi il futuro assegno di chi otterrà l'accesso alla pensione anticipata.

I tagli potranno raggiungere il 5% per ogni anno di uscita, andando complessivamente ad intaccare gli importi corrisposti dall'Inps per il 15%(negli scenari peggiori). Ma in alcuni casi le addizionali territoriali potrebbero arrivare a far lievitarele trattenute fino al 18%. Si tratta di un taglio importante, verso il quale il lavoratore dovrà ragionare con attenzione visto che si avvicina a raggiungere un quinto della futura mensilità.

Pensioni anticipate: allo studio di Governo e sindacati le categorie protette dalle penalità

Decisamentemeglio andrà invece per chi appartiene alle cosiddette categorie tutelate, che si vedranno limitare fortemente la penalizzazione fino ad una sua completa sterilizzazione. Si tratta di persone che stanno vivendo una situazione di disagio o che hanno vissuto particolari difficoltà. Basti pensare ad esempio a chi ha svolto lavori usuranti, ai disabili oppure a coloro che hanno perso il lavoro in età avanzata terminando al contempo le tutele previste tramite gli ammortizzatori sociali. Per questi lavoratori, l'APE potrebbe garantire l'uscita senza penalizzazioni, sebbene è importante specificare che ancora non è stato stilato un elenco delle posizioni che potranno effettivamente beneficiare delle tutele.

Su questo punto, bisognerà comunque attendere gli sviluppi dei prossimi incontri tra Governo e sindacati.

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