Le notizie in arrivo dal vertice di Batislava mettono in evidenza quanto la battaglia sulla flessibilità (strettamente connessa a quella della riforma previdenziale) continui a proseguire su più fronti. Da un lato troviamola rigidità sancita dagli organismi internazionali, che sembrano lasciare poco spazio alle politiche diwelfare. Dall'altro vi è un fronte economico interno che è tornato a mostrare dati in chiaroscuro e che necessita di sostegno per poter concretizzare le premesse alla crescita messe in atto con le precedenti riforme. Nel mezzo c'è invece il Governo, che si trova a fare da mediatore tra due posizioni oppostee che al momento sembrano continuare ad allontanarsi.

"Renzi ha fatto bene a dissociarsi da Francia e Germania", ha affermato a tal proposito l'On. Cesare Damiano, spiegando che "il vertice non ha prodotto risultati e non si poteva fare finta di niente". Secondo il Presidente della Commissione lavoro alla Camera "l'unità di facciata della UE sta diventando una giaculatoria stucchevole" perché "sulla crescita economica c'è il rischio che ci venga negata quella flessibilità di bilancio necessaria a sostenere consumi, investimenti e agenda sociale".

Riforma pensioni e welfare: On. Damiano chiede al Governo di esserecoerente con le recenti prese di posizione

D'altra parte, il Parlamentare democratico ha ribadito più volte negli scorsi mesi che le aspettative dei lavoratori in età avanzata e dei pensionati restano molto elevate in merito alla prossima riforma della previdenza, mentre altri interventi correttivi sono necessari nel mercato del lavoro.

Misure che evidentemente non sono compatibili con il protrarsi di una logica d'austerità eccessiva. "Il Premier si è spinto ad affermare che il fiscal compact non funziona e che la Germania non rispetta le regole europee sul surplus commerciale. Parole coraggiose che rompono i tabù e cancellano le recite sonnacchiose dei vertici" ricorda il Presidente della Commissione lavoro, spiegando di condividere "la linea keynesiana di Renzi".

Flessibilità previdenziale, attesa per la legge distabilità 2017

Stante la situazione, è chiaro che la prova del nove in merito alla riforma delle Pensioni e più in generale alla flessibilità dovrà passare necessariamente per la LdS 2017. Il Governo sta attualmente definendo con i sindacati le misure da adottare in favore di lavoratori in età avanzata e pensionati, ma il tempo stringe.

Il prossimo 21 settembre 2016 ci sarà l'incontro definitivo con la piattaforma sindacale, duranteil quale dovranno necessariamente essere svelatii capitoli riguardanti le coperture finanziarie da destinare alle azioni di welfare. Ad ottobre è infatti atteso l'inizio delle discussioni parlamentari per la legge di bilancio, mentre nel frattempo sarà necessario approvare anche l'8va e definitiva azione di salvaguardia destinata alla tutela dei lavoratori esodati.

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