Dopo le recenti polemiche che hanno investito il Premier Matteo Renzi e la moglie Agnese Landini, ora anche il sindaco di Napoli LuigiDe Magistris sta per entrare nel vortice delle polemiche a seguito dell'assunzione attraverso chiamata diretta della moglie Maria Teresa Dolce, presso l'istituto "Casanova" di Napoli. La "Buona Scuola" è servita alle rispettive consorti dei politici, i loro curriculum sono stati scelti tra centinaia di candidati.

Chiamata diretta per la moglie del sindaco di Napoli

Luigi De Magistris è stato tra i primi contestatori della riforma scolastica varata da Matteo Renzi, la "Buona Scuola", a dire del sindaco di Napoli, era da eliminare in quanto non soddisfacente.

Intanto però, Maria Teresa Dolce è stata assunta presso l'istituto "Casanova" di Napoli e non andrà ad insegnare lontano dalla sua città, lasciando affetti e famiglia. Secondo quanto pubblicato dal sito Dagospia prima, e da Imolaoggi dopo, la moglie del sindaco partenopeo è stata chiamata ad insegnare per il triennio 2016-2018.

Quando il lavoro ti bussa alla porta

Un vero colpo di fortuna quello che ha investito Maria Teresa Dolce, essendo stata scelta proprio da una scuola partenopea ed evitando la roulette russa delle destinazioni da graduatoria per gli insegnati di ruolo. La consorte del sindaco di Napoli non ha avuto una carriera da insegnate, infatti Maria Teresa Dolce è stata per anni un avvocato civilista, successivamente ha lavorato come responsabile amministrativo presso una scuola paritaria in Calabria e solo nell'anno scolastico 2015 - 2016, è stata chiamata per fare da Tutor presso la scuola "Galileo Galilei" di Napoli.

Oggi, a sorpresa, arriva il salto di qualità che solleverà numerose polemiche in merito all'efficacia della riforma scolastica tanto voluta da Renzi che ha provocato numerosi disagi per chi da anni era in attesa di ricevere una chiamata come insegnate di ruolo nella propria regione. Per quegli insegnanti che, per motivi familiari, logistici o affettivi, hanno scelto di rifiutare la sede imposta dal Ministero, la conseguenza è stata l'esclusione dalla graduatoria come insegnate di ruolo.