Laministra Stefania Giannini è stata ascoltata nel pomeriggio di ieri, 21 settembre 2016, in audizione alla Commissione cultura della Camera e del Senato per tracciare il punto della situazione delle assunzioni dei docenti per l'anno scolastico 2016/17, nonché per fare chiarezza su diverse problematiche che hanno creato caos alla riapertura della Scuola.Concorso scolastico 2016, mobilità dei docenti e conseguente spostamento di molti insegnanti del Sud verso le regioni del Nord, chiamata diretta: la Giannini ha diramatoi numeri delle operazioni che hanno visto coinvolti ministero, uffici e dirigenti scolastici, oltre a fornire importanti consigli ai supplenti, preoccupati del limite dei 36 mesi di servizio fissato dalla Corte costituzionale.

Mobilità docenti 2016 e assunzioni: i numeri del Miur

Durante l'audizione, il ministro Giannini ha parlato sia del piano straordinario delle assunzioni che di quello relativo alla mobilità. Le operazioni riguardanti quest'ultima, infatti, hanno fatto arrivare all'obiettivo del trasferimento due docenti su tre. Ragione per la quale, in risposta alle polemiche, il ministro evidenzia il grande sforzo per accontentarel'80 per cento dei docenti assunti in ruolo residenteda Roma in giù, in rapporto alle necessità di cattedre concentrate da Roma in su, con una percentuale del 65 per cento. Inoltre, rispetto agli altri anni, le domande relative alla mobilità sono state duecentosettemila, con tremilaconciliazioni raggiunte su un numero di cinquemila domande.

Chiamata diretta scuola 2016 e conteggio limite 36 mesi per le supplenze

Interessanti i dati relativi alla chiamata diretta, novità assoluta della Buona scuola di Renzi: in tutto sono stati sistemati 61.277 docenti nei trecentododici ambiti. Il sistema Istanze On Line ha dato i risultati attesi, tanto è vero che il 95 per cento dei docenti interessati alla chiamata diretta avevaimmessoil curriculum come richiesto, il 62 per cento ha accettato la proposta fatta dai presidi.

Infine, il ministro ha chiarito come dovrà essere conteggiata la decorrenza dei 36 mesi per le supplenze a seguito della recente sentenza della Consulta: non dovranno essere inclusi i mesi di servizio che sono stati svolti precedentemente. Il limite, peraltro previsto dalla stessa legge 107 del 2015, dovrà essere fatto partire conteggiando le supplenze da settembre 2016.