Cresce l’attesa per il concorso annunciato dal Ministro della Giustizia che, dopo circa 15 anni, avvia le procedure per reclutare a tempo indeterminato 1000 cancellieri con funzioni non dirigenziali, sopperendo parzialmente alla drammatica carenza di personale nelle aule dei nostri tribunali. Sullo stesso sito del Ministero intanto è stato pubblicato il decreto che individua le priorità e i criteri delle relative procedure di assunzione. Dei 1000 posti a disposizione, 800 posti saranno riservati all’assunzione di personale attraverso in concorso pubblico, e sono destinati ad assistenti giudiziari di Area funzionale II e fascia retributiva F2.

Per gli altri 200 posti, si farà affidamento alle procedure di assunzione con scorrimento delle graduatorie. In particolare 115 posti sono riservati ad assistenti giudiziari, 55 posti a funzionari informatico e 30 posti a funzionari contabile. In attesa del bando ufficiale, previsto a decorrere dal prossimo 21 novembre, ecco le anticipazioni che si possono evincere dalla stessa lettura del decreto del 20 ottobre

Concorso cancellieri: requisiti e procedure d’esame

Il decreto all’articolo 7 enuncia quelle che saranno le possibili modalità di svolgimento delle prove d'esame. E' prevista quasi sicuramente una prova preselettiva consistente nel rispondere a quesiti a risposta multipla su materie che indicate nel bando di concorso.

Fra di essere saranno certamente presenti il diritto civile, amministrativo, penale, costituzionale e le 2 procedure civile e penale. Nel bando saranno specificate anche le modalità e i tempi previsti per lo svolgimento. Sulle prove scritte viene però precisato che, data l'urgenza di copertura delle unità per i profili dell'Area II, si potrebbero preferire forme semplificate, consistenti anche in un'unica prova sulle materie previste dal bando (sempre con quesiti a risposta multipla).

Per le materie della prova orale, che consisterà in un colloquio, ci sarà anche una lingua straniera. Visto che le 800 unità saranno inquadrate sotto il profilo di assistenti giudiziari, ricordiamo, che per tale profili è richiesta un diploma di istruzione di II^ grado come quella in giurisprudenza o in economia ad esempio, la conoscenza di una lingua straniera e dell’uso del PC e delle applicazioni informatiche più importanti.

Di cosa si occupa l’assistente giudiziario?

L’ordinamento professionale del personale dell’Amministrazione Giudiziaria vigente specifica inoltre le mansioni di tali pubblici dipendenti. Gli assistenti giudiziari si occupano di problematiche, questioni organizzative e processi di discreta complessità. Gestiscono unità operative interne ed eseguono attività di preparazione o formazione di atti giudiziari, attività di cura per la conservazione di fascicoli e atti, attività che consistono nel sottoscrivere e redigere verbali. Per altre info potete premere il tasto Segui accanto al mio nome