È il momento di tirare le somme per i centinaia di lavoratori che ieri mattina hanno portato in piazza rimostranze e accorate richieste per conto della categoria precoci, gran parte dei quali iscritti al gruppo FacebookLavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti.

Dopo essersi dati appuntamento proprio sui social, gli interessati si sono recati compattamente a Roma allo scopo di dire "no" alla nuova riforma Pensioni, chiedendo al contempo l'introduzione della famigerata Quota 41.

Come ricordiamo, i precoci sono quei lavoratori che hanno iniziato la loro carriera ben prima della maggiore età, e che adesso si vedono ingiustamente negare il diritto alla pensione.

Pensioni precoci, l'intervento di Di Battista

Nell'ambito della mobilitazione, ha trovato spazio l'intervento di Alessandro Di Battista a illustrare le ragioni del "no" alla riforma Pensioni come pure quelle del "no" al referendum del 4 dicembre. Il deputato pentastellato non ha mancato di dire la sua sull'anticipo pensionistico, soffermandosi in particolare sulla sua "sospetta" natura di prestito bancario. Sono tanti, tra governanti e parlamentari, a essere invischiati in qualche istituto bancario, e dopo la lunga trafila di nomi ha invitato i lavoratori presenti in piazza a trarne le dovute conclusioni. "Dire no alle riforme significa dire no a questo potere (quello delle banche, ndr), che è lo stesso che vuole trasformare i diritti costituzionali come quello alla pensione in bonus o mutui", ha asserito.

Con un occhio di riguardo per i precoci, Di Battista ha poi sottolineato le ingiustizie e diseguaglianze che la riforma delle pensioni porrà in essere: "È ingiusto che venga chiesto a voi precoci di sottoscrivere un prestito per vedersi garantito un diritto", ha continuato, sostenendo indirettamente la causa 41. Inevitabili anche i riferimenti al referendum costituzionale, "La vittoria dei Sì protrarrà questo modus operandi, quello della collusione con le banche, i reali datori di lavoro nonché soci occulti di questo Governo". Per ulteriori aggiornamenti, clicca sul tasto "Segui" accanto alla firma.