La riforma Pensioni darà anche nuovi posti di lavoro per i giovani. I nuovi posti di lavoro che si potranno creare con l'Anticipo pensionistico, però, non saranno proporzionali agli ultra sessantenni che andranno in pensione anticipata, ma creeranno certamente in linea generale nuove opportunità occupazionali per i giovani disoccupati. A ribadirlo oggi in tv è stato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti.

Anticipo pensionistico e lavoro per i giovani, nuovo intervento di Poletti

"Se produrremo le condizioni perché vadano in pensione in anticipo più o meno 100mila italiani - ha spiegato l'esponente del Governo Renzi - è ragionevole immaginare che un certo numero di giovani li sostituisca".

Su 100mila nuovi posti di lavoro che potranno essere creati con l'Ape il ministro nei giorni scorsi appariva comunque più certo. Un punto, quello del lavoro per i giovani che si potrà creare con la riforma pensioni, su cui il ministro del Lavoro continua a focalizzare l'attenzione. "Io - ha detto Poletti oggi ospite di Agorà su Rai 3 - non sostengo la tesi che se uno va in pensione un altro va a lavorare. Ma faccio fatica - ha proseguito il ministro del lavoro - ad accettare la tesi opposta". Secondo il ministro è dunque impossibile che l'Anticipo pensionistico non determini un ricambio generazionale e quindi nuove opportunità lavorative per le giovani generazioni.

Pensioni, ministro Lavoro: migranti pagano il doppio di quanto ricevono

Un altro capitolo su cui si è soffermato oggi in tv il ministro del Lavoro è quello pensioni-migranti. "I migranti - ha spiegato Poletti ad Agorà su Rai 3 - pagano contributi alla previdenza in quantità più che doppia - ha sottolineato - rispetto a quello che ricevono".

Lo stesso ragionamento espresso nei giorni scorsi dal presidente dell'Inps Tito Boeri e dall'ex premier Massimo D'Alema. "Insomma, oggi gli immigrati in Italia - ha evidenziato il ministro del Lavoro - pagano una quota importante delle pensioni". L'esponente del Governo Renzi sottolinea in questo modo l'importanza degli immigrati per il sistema previdenziale.