I furbetti della legge 104 iniziano a tremare, a Scuola e in altri comparti della PA. E' notizia di un paio di giorni fa che la polizia di Agrigento ha sequestrato presso l'Ufficio scolastico provinciale documenti e fascicoli che riguardano presunti beneficiari della legge in questione. I documenti riguardano anche 150 docenti, ma non solo. Fra le carte vi sarebbero anche fascicoli riguardanti funzionari e dipendenti di altri comparti della Pubblica Amministrazione, come Asp e Inps. Luigi Patronaggio, nuovo procuratore di Agrigento, è a direzione dell'inchiesta.

Furbetti legge 104: inizia la lotta a chi ne abusa

E' stato il quotidiano La Sicilia a riportare fra i primi la notizia dell'azione di polizia contro i presunti furbetti della legge 104. La documentazione sequestrata, che ripetiamo riguarda anche 150 docenti, serve a identificare eventuali abusi ai danni di colleghi e Stato. Il sospetto è caduto su decine e decine di certificati medici, che a quanto pare sono stati realizzati 'ad arte' per permettere il trasferimento dei docenti dal Nord al Sud. La FLC CGIL aveva annunciato diversi mesi fa che tutti i docenti trasferiti ad Agrigento usufruivano della legge 104. E proprio Agrigento era stato teatro, non molto tempo fa, dello scandalo che riguardava proprio abusi sulla legge 104.

Adesso questi documenti passati in possesso della polizia verranno confrontati con esiti di visite mediche ed altri certificati, al fine di verificare eventuali incongruenze. Ma questo è solo l'ultimo episodio recente che riguarda questo argomento.

Lotta a chi abusa della legge per idisabili

Si è parlato negli ultimi mesi di diverse sentenze riguardanti gli abusi della legge 104, anche in comparti diversi dalla scuola, inclusi quelli privati.

Aveva fatto scalpore il licenziamento di un lavoratore accusato dalla sua azienda di aver utilizzato i benefici della legge 104 a scopi personali. Notizia ancora più recente è quella della sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato il licenziamento di un collaboratore scolastico di Grosseto che utilizzava i permessi della legge a favore dei disabili per frequentare un corso di laurea universitario in un'altra città rispetto a quella in cui doveva assistere la madre bisognosa. Insomma, la guerra ai furbetti è (finalmente) iniziata. Resta aggiornato sull'argomento e su altre notizie dal mondo della scuola, cliccando il tasto Segui che trovi in alto.