Il rapporto Euridice mette ancora una volta in evidenza la carenza della Scuola italiana, nonostante la riforma della Buona Scuola imposta dal Governo: una delle note dolenti restano gli stipendi del personale, docenti e ATA, che tra il 2014/15 e il 2015/16 risultano in incremento nella maggior parte dei paesi europei, mentre da noi restano congelati. Siamo pieni di bonus di ogni genere, ma gli stipendi sono fermi da anni. Come noi, solo Cipro...

Stipendi scuola: in Europa aumentano, l'Italia resta ferma

Si parla tanto allinearsi col resto d'Europa, ma quando si tratta di incrementare gli stipendi del personale della scuola, la regola non vale più.

È questo quello che emerge dai dati del rapporto Euridice. Addirittura, nella Repubblica Ceca, gli aumenti sono stati consistenti sia per i docenti che per gli ATA, in particolar modo per i docenti con più esperienza. Forse è questo quello che si dovrebbe intendere per valorizzazione del merito, piuttosto che lasciare la decisione al Dirigente scolastico. Un altro esempio è l'Austria, che di recente ha visto una riforma della scuola importante come la nostra. E indovinate? La loro riforma non solo prevede un aumento del salari base, ma ha creato una progressione stipendiale basata sull'anzianità di servizio. Proprio come da noi,dove l'anzianità di servizio è messa in discussione e per ottenere il primo scatto stipendiale il docente neoassunto deve lavorare per nove anni!

Negli altri paesi

Che dire di altri paesi? Estonia, Bulgaria, Ungheria e Slovacchia sono alla ricerca di giovani risorse, per cui hanno deciso di aumentare il salario così da attirare maggiore forza lavoro. Ma gli aumenti hanno coinvolto anche la Spagna, l'Inghilterra, l'Irlanda, il Portogallo, la Scozia, la Turchia e la maggior parte dei paesi balcanici.

Se pensiamo che pure la Grecia, in piena crisi economica, ha deciso di aumentare gli stipendi dei docenti, non c'è davvero più nulla da aggiungere.

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