Torniamo ad aggiornare le lettrici della nostra rubrica "Parola ai Comitati" con un'importante novità in merito al caso delle Pensioni anticipate tramite opzione donna. Il riferimento va alla nuova iniziativa dell'On. Andrea Maestri (Possibile), che ha deciso di presentare alla Camera un Ordine del Giorno a sua prima firma (seguono Civati, Brignone, Matarrelli, Pastorino), passato poi come raccomandazione. All'interno del testo si prende spunto da quanto approvato con la legge di stabilità dello scorso anno, per evidenziare il superamento delle criticità emerse su OD a causa delle circolari Inps.

In particolare, sono state sottolineate le conseguenze della posizione assunta dall'ente previdenziale, che ha di fatto "impedito negli anni il pieno utilizzo" del pensionamento anticipato tramite opzione donna, nonostante il gradimento che è stato riscontrato tra le lavoratrici.

Riforma pensioni e problematiche previdenziali: intervenire sulle differenze di genere

Stante la situazione appena descritta, l'On. Andrea Maestri ha poi ricordato il contatore attivato per far rientrare nell'iniziativa anche le nate del quarto trimestre 57/58; si tratta di lavoratrici che risultavano tagliate fuori dalla misura ingiustamente per via dell'adeguamento all'aspettativa di vita. Il monitoraggio ha permesso di reimpiegare i fondi, ma lo stesso principio pone le basi teoriche "per estendere la misura alle lavoratrici precedentemente escluse e anche, eventualmente, prorogare la sperimentazione al 2018".

Il Parlamentare ha infatti ricordato i problemi di cui soffre il nostro Paese in merito al tema della disuguaglianza di genere, situazioni che "vanno affrontate e risolte".

Pensioni anticipate OD: l'ordine del giorno presentato ai fini della prosecuzione

La Commissione lavoro della Camera si occupa da tempo delle differenze di genere insite all'interno del sistema previdenziale.

Proprio per cercare di ridurre questi divari, l'On Maestri ricorda che "l'art. 1, comma 231 della legge 208/2015, tra l'altro, prevede che qualora dall'attività di monitoraggio risulti un risparmio rispetto alle previsioni di spesa", queste risorse dovranno essere impiegate in favore delle lavoratrici con “interventi con finalità analoghe a quelle di cui al presente comma, ivi compresa la prosecuzione della medesima sperimentazione”.

Per questo motivo, il Parlamentare ha depositato a prima firma un Ordine del Giorno che impegna l'esecutivo a "valutare ogni possibilità di impiegare le risorse non utilizzate, risultanti dall'attività di monitoraggio prevista dall'art. 1, comma 281 della legge 208/2015, prioritariamente per la prosecuzione del regime sperimentale di Opzione Donna, introdotto dalla legge 23 agosto 2004, n. 243, Art. 1, comma 9. prevedendo la proroga fino al 31 dicembre 2018 così come auspicato dalla suddetta legge 208/2015".

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