Il Governo è tornato negli scorsi giorni sul tema dei lavoratori precoci, riassumendoall'interno delle slides sul pacchetto Pensioni i principali meccanismi di funzionamento delle due nuove misure inserite nella bozza della legge di bilancio 2017 e fornendo alcune risposte alle principali critiche mosse dai lavoratori. Oggi cerchiamo di fare il punto della situazione, in modo da offrire ai lettori delle informazioni precise sulle opzioniprevidenziali che saranno discusse in Parlamento. Vediamo insieme di cosa si tratta nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Pensioni per i precoci: due interventi allo studio nell'ultima Manovra

Partiamo prima di tutto dal perimetro che delimita i due interventi previsti in favore dei lavatori precoci. Il primo è rivoltoa coloro che abbiano maturato il c.d. requisito contributivo per la pensione anticipata,eliminando quindi le penalizzazioni che in precedenza pesavano su chiaccedeva all'Inps prima dei 62 anni di età. La seconda misura è stata pensata per i lavoratori con 12 mesi di contributi (che però non devono risultare necessariamente continuativi) prima dei 19 anni di età. Nella pratica, la Quota 41 diventerà disponibile per i precoci disoccupati o che svolgono lavori pesanti o attività usuranti, oppure con disabilitàpropria o per esigenze di cura verso parenti di primo grado.

Per quanto concerne invece le critiche rispetto ai criteri appena esposti, il Governo risponde interpretando lo spirito della misura secondo non solo principi di equità, ma anche di sostenibilità: "non si torna indietro rispetto al legame previdenza-demografia" si legge all'interno delle slide, "ma si aiuta chi è in condizione di bisogno".

Riforma previdenzialee LdB2017: la platea dei lavori usuranti

In riferimentoai cosiddetti lavori usuranti, il nuovo dossier sul pacchetto pensioni pubblicato dal Governo individua innanzitutto la platea tramite le attività definite nel D.Lgs. 67/2011. Nella pratica, si potrà accedere al pensionamento anticipato di 12/18 mesi (dipendenti / autonomi) mediante la soppressionedelle finestre di accesso.

Vi sarà poi l'eliminazione gradualedell'adeguamento alla speranza di vita (a partire dal 2019), mentre i requisiti soggettivi vengono semplificati per tutti. Infine, per quanto concerne le critiche sulla mancata inclusione degli edili o delle altre categorie, l'esecutivo riporta che si è deciso un "intervento su mansioni specifiche, non professioni".Quindi su "lavoratori in attività pesanti ma non usuranti, perché già facilitati in altri provvedimenti (Ape sociale e precoci)".

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