Le ultime notizie Scuola ad oggi, martedì 22 novembre, sono incentrate sulla diretta Facebook di Matteo Renzi che ha risposto alle vivaci proteste degli insegnanti costretti a lavorare lontano dal proprio luogo di residenza: 'La cosa fondamentale è venire incontro alle esigenze degli studenti - ha dichiarato il Presidente del Consiglio e non a quelle degli insegnanti'. Una frase emblematica a cui, però, ha fatto seguito una soluzione: 'La cosa migliore sarebbe il tempo pieno al Sud, in modo particolare in alcune zone. Se lì esiste un problema per gli insegnanti, esiste, però, anche per gli studenti'.

Mobilità docenti ultime notizie: Renzi 'Prima vengono gli studenti, poi gli insegnanti'

A proposito di mobilità e di errori fatti dal governo nella Buona Scuola, come lo stesso premier ha dovuto ammettere, è stata rinviata ad oggi, 22 novembre, la discussione alla Camera sul pacchetto scuola della Legge di Bilancio. Come scrive 'Italia Oggi', non sono attesi emendamenti da parte dell'esecutivo, a conferma della linea attendista su cui pesano in modo particolare proprio le dichiarazioni del premier. Le deleghe sulla Buona Scuola non usciranno prima del 4 dicembre, nonostante gli articolati siano già pronti: le ragioni sono ovvie.

La stessa cosa potrebbe accadere alla manovra finanziaria, visto che la Legge metterà a regime un altro miliardo di euro per la scuola: per dare il via alle deleghe della legge 107, serviranno 500 milioni di euro, per la riforma 0-6 anni, che dovrebbe prevedere un potenziamento del servizio, in modo particolare al Sud; e 400 milioni, quelli che serviranno, invece, per la trasformazione delle cattedre dell'organico di fatto in organico di diritto.

Ultime news mobilità scuola ad oggi 22 novembre: la deroga sul vincolo triennale

Un punto molto importante, quest'ultimo, specie se consideriamo quell'emendamento presentato dal Partito Democratico, prima giudicato inammissibile e poi successivamente riammesso (vedi annuncio dell'onorevole Maria Coscia). L'intenzione sarebbe quella di poter operare nuove operazioni di mobilità, in deroga al vincolo di permanenza triennale sulla provincia di prima assegnazione ma occorrerà attendere il giudizio della Ragioneria generale dello Stato, giudizio che non appare propriamente scontato.