E’ stato pubblicato in GU n.281, del 1-12-2016, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che, al punto 6 dell'art. 6, disciplina le somme non spese nel corrente anno scolastico relative al bonus di 500 euro per la formazione dei docenti. Dal decreto si evince chiaramente che non c'è alcun pericolo di perdere le somme non spese e che queste verranno aggiunte alle risorse ordinarie previste per il prossimo anno scolastico. Vediamo in sintesi cosa prevede il decreto in oggetto.

Uso della Carta del docente

Sulla carta è presente un credito di 500 euro dal quale è possibile, in maniera del tutto autonoma, generare i buoni.

E' possibile utilizzare i buoni, creati dall’applicazione web cartadeldocente, presso uno degli esercenti (online o fisici) che hanno aderito, previa registrazione, all'accettazione degli stessi. I buoni generati e non consegnati non fanno diminuire il credito residuo. I buoni possono essere usati per pagare l’intero costo del bene o del servizio oppure per pagarne una percentuale; se, ad esempio, un docente deve acquistare un pc che costa 500 euro e vuole usare una parte del bonus, potrà stampare un buono di un importo inferiore ed aggiungere, di tasca propria la differenza sul costo totale. Per conoscere cosa è possibile acquistare con la carta del docente vi rimandiamo ad un nostro precedente articolo.

Il ruolo degli esercenti e le Sanzioni

Una volta accettato il buono, l’esercente dovrà registrarlo nell’apposita piattaforma a lui dedicata: il credito vantato sarà accreditato solo dopo l’emissione della relativa fattura elettronica. Spetta agli esercenti controllare che il bene acquistato dal docente rientri in quelli previsti dal Miur nell'articolo 1, comma 121,della legge n.

107 del 2015. Per i docenti che usano la carta elettronica in modo non conforme a quanto previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 novembre 2016 e per gli esercenti che non rispettano le indicazioni dello stesso decreto sono previste delle sanzioni che vanno dalla cancellazione della Carta del docente alla cancellazione della struttura esercente oltre, naturalmente, al recupero delle somme indebitamente erogate.

Le somme non spese in questo anno scolastico

Il succitato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri chiarisce, al punto 6 dell'art. 6, cosa succede se il docente decide di non spendere, o spendere in parte, il bonus di 500 euro attribuito per la propria formazione: “Le somme non spese entro la conclusione dell'anno scolastico di riferimento sono rese disponibili nella Carta dell'anno scolastico successivo, in aggiunta alle risorse ordinariamente erogate”. Diversamente da quanto si credeva in precedenza, quindi, le somme non spese non si perdono nè si decurtano ma si sommano alla cifra che sarà erogata nel prossimo anno scolastico.

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