Rinviare le dimissioni da presidente del Consiglio per consentire l'approvazione della legge di Bilancio che prevede diverse misure tanto attese e fondamentali per il tentativo di ripresa del Paese: dalla riforma Pensioni ai provvedimenti per la Pubblica Amministrazione a partire dalla questione contratti, dai nuovi investimenti pubblici per le infrastruttura alla riduzione di alcune tasse, dal bonus cultura al bonus mamme, per citare alcune delle misure attese dove il varo della manovra alla Camera ora in attesa del via libera definitivo del Senato mentre cambia profondamente la situazione politica dopo il referendum.

Renzi al Quirinale rassegna le dimissioni

In ogni caso occorre evitare l'esercizio provvisorio che, come ha ricordato oggi il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano metterebbe a rischio gli interventi per la riforma pensioni, il contrasto alla povertà, il mercato del lavoro, la Pubblica amministrazione. Per evitare queste ipotesi disastrose, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha chiesto al premier dimissionario Matteo Renzi che ha ricevuto stasera al Quirinale il giorno dopo il referendum sulle riforme costituzionali, "di soprassedere alle dimissioni - si legge in una nota dell'ufficio stampa della Presidenza della Repubblica - per presentarle al compimento di tale adempimento", intendendo per tale compimento "la necessità di completare l'iter parlamentare di approvazione della legge di bilancio onde scongiurare - ha evidenziato il Capo dello Stato - i rischi di esercizio provvisorio".

Mattarella chiede rinvio per la manovra

Renzi, che aveva già annunciato le dimissioni irrevocabili ritenendo impossibile continuare a guidate il governo dopo la sconfitta del Sì al referendum, non si è ancora pronunciato dopo l'incontro con Mattarella. Appare comunque probabile che il premier non si tirerà indietro e, conoscendo la difficile situazione che affronta il Paese, agevolerà il percorso individuato dal presidente della Repubblica per uscire da questa nuova crisi.

Sarebbero così salvi, sul fronte della riforma pensioni, i provvedimenti per l'Anticipo pensionistico, le ricongiunzioni gratuite, l'estensione della no tax area pensionati, la proroga fino al 2015 di Opzione donna, mentre sul fronte della Pubblica amministrazione si salverebbe lo sblocco dei contratti dei lavoratori statali.

Non resta che seguire l'evolversi della vicenda per cercare di capirne di più dopo la difficile situazione che si è venuta a creare dopo il referendum costituzionale che ha visto la schiacciante vittoria del no.