Dalla riforma Pensioni alle nuove politiche per il Lavoro, dagli investimenti nel Mezzogiorno alla riforma della giustizia e un maggiore impegno sui diritti. Proseguirà nel solco tracciato dall'ex premier Matteo Renzi l'azione del nuovo governo guidato dal presidente del Consiglio Paolo gentiloni che dopo la fiducia di ieri a Montecitorio incassa oggi la fiducia a Palazzo Madama. Di riforma pensioni e lavoro, due tra i temi più scottanti dell'agenda politica ed economica, il neo premier aveva già parlato ieri nel corso dell'intervento programmatico in aula alla Camera ed è tornato oggi sulle questioni durante le repliche al Senato ribadendo sostanzialmente gli stessi concetti.

Pensioni e lavoro, Gentiloni nel solco di Renzi

"Giustizia, diritti, completamento sulle norme sulle pensioni e poi - ha sottolineato Gentiloni illustrando il suo programma oggi in aula a Palazzo Madama - un rilievo particolare al tema del Lavoro e del Sud". Sono queste le priorità che dovrà affrontare il nuovo esecutivo che al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali vede riconfermato il ministro Giuliano Poletti che ha messo la firma alla prima parte di riforma pensioni che prevede in via sperimentale l'Anticipo pensionistico volontario e sociale, l'Opzione donna estesa al 31 dicembre 2015, cumulo gratuito dei contributi previdenziali, estensione della no tax area per i pensionati, salvaguardia esodati, ampliamento lavori usuranti e gravosi.

Continuità con le riforme del precedente governo

Il nuovo presidente del Consiglio eletto dopo le dimissioni di Renzi per via della sconfitta al referendum costituzionale del 4 dicembre scorso, lavorerà per "continuare l'eccezionale opera di riforma e modernizzazione - ha detto Gentiloni al Senato - fatta in questi anni. Sarebbe assurdo che un governo che molti critici accusano di eccesso di continuità - ha aggiunto il premier - pensasse che completare il percorso di riforma non è il suo compito principale".

Poi ha elencato le priorità: "Giustizia, diritti, norme sulle pensioni, innovazione, Sud e lavoro". Intanto, tra le scadenze in materia di pensioni si segnalano la necessità di attivare lo Spid entro la fine del 2016 per poter presentare domanda per il trattamento previdenziale, come ha raccomandato il presidente dell'Inps, e la possibilità di presentare il ricorso per il riborso pensioni totali in virtù della sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato la legge Fornero nella parte relativa allo stop dell'adeguamento degli assegni al costo della vita.